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Agricoltura

Niente Imu per i fabbricati agricoli, Coldiretti: “Boccata d’ossigeno”

Coldiretti Bergamo esprime soddisfazione per la decisione del Governo sull’Imu agricola, un onere che avrebbe pesato per circa 700 milioni di euro sulle imprese agricole italiane per l’anno 2013 e avrebbe, tra l’altro, frenato l’occupazione dei giovani in agricoltura dove uno dei principali ostacoli all’ingresso è proprio determinato dalla disponibilità di terreni e fabbricati rurali colpiti ingiustamente dalla tassa.

Coldiretti Bergamo esprime soddisfazione per la decisione del Governo sull’Imu agricola, un onere che avrebbe pesato per circa 700 milioni di euro sulle imprese agricole italiane per l’anno 2013 e avrebbe, tra l’altro, frenato l’occupazione dei giovani in agricoltura dove uno dei principali ostacoli all’ingresso è proprio determinato dalla disponibilità di terreni e fabbricati rurali colpiti ingiustamente dalla tassa. “La scelta di abolire l’Imu sui terreni e i fabbricati rurali – sostiene il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio – dimostra che è stato riconosciuto il ruolo ambientale, sociale e culturale dell’attività agricola, un comparto che contribuisce a produrre quei beni comuni che il mercato non remunera. Si tratta di un provvedimento che non risolve certamente i problemi del settore, ma rappresenta comunque una boccata di ossigeno per migliaia di imprese agricole che si stanno confrontando con i pesanti effetti della crisi e che avranno così ulteriori risorse da investire per il loro sviluppo”.

La Coldiretti bergamasca sottolinea che il Governo, nonostante le oggettive difficoltà che vive il Paese, ha mantenuto dunque l’impegno assunto con determinazione dal Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo nel patto per l’agricoltura sottoscritto davanti ai 15mila agricoltori presenti all’Assemblea della Coldiretti nazionale lo scorso luglio. “E’ una concreta dimostrazione – conclude Brivio – che l’agricoltura è considerata un fulcro importante per una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese. Un ringraziamento sentito va anche al sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Maurizio Martina, che nel corso dei lavori della nostra assise provinciale si era preso l’impegno di intervenire affinché il settore agricolo non subisse questa ulteriore

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