Aveva raggiunto Castro da Rogno da solo in bicicletta, quindi aveva scelto un posto isolato per tuffarsi nel lago d’Iseo perché, avendo una malformazione al braccio, si vergognava a mostrarsi in pubblico. Ma E.M.A. 28 anni di origini marocchine non era tornato a casa martedì sera e così il padre ha dato l’allarme.
Già nella serata di lunedì i carabinieri di Clusone avevano individuato la bicicletta parcheggiara lungo la provinciale e sulla riva del lago avevano trovato gli abiti del giovane riposti con cura.
Nella mattina di mercoledì 7 agosto, poco dopo le nove, sono entrati in azione i sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano e i carabinieri di Clusone, coordinati dal capitano Diego Lasagni. Verso mezzogiorno il ritrovamento del cadavere del giovane. E’ possibile che il giovane abbia accusato un malore in acqua e non sia più riuscito a tornare a riva, il 28enne, infatti, sapeva nuotare.
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