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La disavventura

“Io, derubato dai pirati sull’autostrada catalana” Cappelluzzo deluso da Pujol

Giovanni Cappelluzzo, dirigente in Comune a Bergamo, ex presidente della Provincia, ha scoperto suo malgrado che non tutto fila liscio in quella Catalogna che, ai tempi di Via Tasso, aveva come riferimento nell'immaginare (e progettare) l'indipendenza di Bergamo. Oggi con molta amarezza è costretto quasi a rivedere il proprio giudizio.

Giovanni Cappelluzzo, dirigente in Comune a Bergamo, ex presidente della Provincia, ha scoperto suo malgrado che non tutto fila liscio in Catalogna, quella Catalogna che, ai tempi di Via Tasso aveva come riferimento nell’immaginare (e progettare) l’indipendenza di Bergamo. Oggi con molta amarezza è costretto quasi a rivedere il proprio giudizio su uno dei suoi leader indipendentisti preferiti: Jordy Pujol.

In questa estate 2013 ho scoperto che in Europa ci sono ancora i pirati.

Tornavo dalla Spagna dopo un tour turistico in automobile insieme alla mia famiglia: viaggiavo a 120 all’ora sull’autostrada AP7 tra Barcellona e Girona verso il confine francesce. Rientravamo da una splendida vacanza.

A un tratto la nostra auto è stata colpita da un grosso sasso scagliato dagli occupanti di un’altra vettura che si trovava alle nostre spalle.

Quest’auto subito dopo ci ha affiancati, ci ha stretto sulla carreggiata e ci ha costretto a fermarci sulla corsia d’emergenza, parandosi davanti a noi e impedendoci ogni movimento.

A questo punto sono scesi due dei tre pirati (due uomini, mentre una donna è rimasta a bordo) e hanno tentato di farci scendere dalla nostra vettura per portarcela via con il suo contenuto.

Noi non ci muoviamo dall’interno dell’auto: uno dei due allora si mette ad armeggiare col portellone del bagagliaio carico di valigie.

A questo punto per forza apro la portiera e il secondo malvivente si impossessa subito di un borsello, contenete documenti, soldi e carte varie, che era all’interno dell’abitacolo. Quindi i due risalgono sulla loro vettura e scappano.

Il tutto sotto lo sguardo scioccato di mia moglie e delle mie due figlie che a distanza di giorni ancora stentano a prendere sonno dalla paura provata.

Tra i documenti c’era la mia carta d’identità che, come tutto il resto, sto rifacendo.

Se qualcuno ha tempo e voglia si interessi al Comune di Bergamo chiedendo il numero delle carte d’identità rubate ai bergamaschi in questi giorni in Spagna. Credo sia interessante.

Ora, è chiaro che non ho vissuto un episodio eccezionale o raro.

Infatti le guide per i viaggiatori (ad esempio la Lonely Planet) raccomandano "massima cautela" sulla suddetta autostrada perché si "incrociano bande di delinquenti".

Anche il nostro Consolato generale a Barcellona sul proprio sito istituzionale suggerisce la medesima cautela quando si viaggia nella capitale catalana e segnala che si rischia che al semaforo rosso qualcuno buchi le gomme per far scendere il turista e derubarlo.

Però mi chiedo quali siano le cautele da usare in queste circostanze: se mentre viaggi tranquillamente in auto ti prendono a sassate o se al rosso in città ti bucano una gomma… come puoi prevenire? Come ti cauteli?

Forse le cautele dovrebbero essere suggerite a chi i reati dovrebbe reprimerli e punirli.

Mi spiace sinceramente per l’autonomia della Generalitat de Catalunnya, ma l’obiettivo della sicurezza sembra proprio non averlo centrato.

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