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Piano diritto allo studio

Il Comune di Scanzorosciate stanzia oltre 740 mila euro per la scuola

Approvato il Piano di diritto allo studio 2013/2014 nel consiglio comunale di giovedì 1 agosto. Tra le voci principali fondi per la riduzione delle rette dell’asilo nido, della scuola dell’infanzia, per la fornitura dei libri scolastici, per ii comitati genitori e per progetti delle scuole primarie e secondarie,

L’amministrazione comunale ha stanziato 742.727,30 euro per la scuola. Nel consiglio comunale di giovedì 1 agosto è stato approvato il Piano di diritto allo studio 2013/2014, ovvero il documento annuale che contiene gli interventi che il comune mette in campo a aostegno del settore scolastico.

Tra le voci principali ci sono 96.113 euro per la riduzione delle rette dell’asilo nido, 186.470 per la riduzione delle rette della scuola dell’infanzia, 105.395 per la fornitura dei libri scolastici, fondi destinati ai comitati genitori e a progetti delle scuole primarie e secondarie, 77.616 euro per il trasporto scolastico, 43.300 euro per il servizio mensa, 15 mila euro per lo sconto dell’abbonamento ATB per gli studenti che frequentano le scuole superiori e l’università, e 217.584 per l’assistenza educativa scolastica dei bambini diversamente abili.

L’assessore all’istruzione Giovanni Vitali afferma: “Sono molto soddisfatto, non era facile vista la difficile situazione finanziaria degli enti locali. Anche Scanzorosciate vive con inquietudine i continui tagli ma l’amministrazione comunale in questi anni si è data una priorità: cercare di non tagliare gli investimenti sulle nuove generazioni e i servizi per le persone diversamente abili. I tagli sono stati fatti, ma in altri settori: la scuola deve rimanere la priorità numero uno”.

Prosegue Vitali: “Il piano di diritto allo studio soddisfa tutte le richieste giunte dal consiglio dell’istituto comprensivo e della neuropsichiatria per i ragazzi diversamente abili, compresi quelli iscritti alle scuole dell’infanzia anche se non obbligatorio per legge. L’unico taglio è stata l’eliminazione delle borse di studio, per 2.400 euro circa annui, per gli studenti meritevoli, d’altronde la coperta è corta e le cose non indispensabili vengono per forza di cosa sacrificate”.

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