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La recensione

Wolverine, “L’immortale” Un polpettone roboante e spesso fuori registro

Dando per veritiere le indicazioni della produzione che garantisce per il novanta per cento l'autenticità delle scene girate, il film si basa sulla crisi esistenziale del nostro eroe che improvvisamente scoprirà, anche se per breve tempo, cosa significa invecchiare e correre i pericoli di tutti i comuni mortali.

Titolo: Wolverine – L’immortale;

Regia: James Mangold;

Genere: azione, avventura;

Durata: 126’;

Attori: Hugh Jackman, Haruhiko Yamanouchi, Tao Okamoto, Rila Fukushima, Hiroyuki Sanada.

Attualmente in visione: San Marco Bergamo, Cinestar Cortenuova, Cinetatro Gavazzeni Seriate, Uci Curno.

Voto: 6

 

Nagasaki, 1945, II° conflitto mondiale al termine e atomica a pochi secondi. L’eroe senza tempo Wolverine salva il soldato Yashida dalla morte certa ed atroce, svelando al giapponese le sue doti soprannaturali. Decenni più tardi una mutante, Yukio, scopre quel che resta dell’immortale confinato sui monti in totale abbandono, con la compagnia degli orsi e di cacciatori senza scrupoli.

Ha il compito di riportare Wolverine in Giappone per l’estremo saluto a Yashida, divenuto potente magnate della tecnologia, ormai con pochi giorni di vita. Oltre al destino della malattia tutto l’impero fatto di milioni di yen è costantemente minacciato dalla mafia giapponese, pronta ad eliminare chiunque ostacoli la conquista del potere. Wolverine è confuso e turbato dal sacrificio di essere immortale, Yashida sembra non essere disponibile e nemmeno pronto a indossare i panni del cadavere. Ci sarà un interesse reciproco?

L’ estenuante pellicola di marca Usa è mantenuta sorretta su una gamba appena dal carisma e dalla potenza interpretativa di Hugh Jackman. Per il resto dobbiamo registrare l’ennesimo polpettone roboante e sostanzialmente incredibile, anche per i fan più accaniti del genere. Action movie, non ci sono dubbi, ma continuo, incessante, esagerato e troppo spesso fuori registro quello confezionato per riuscire nell’impresa di sfondare i botteghini e superare l’altro film decisamente agitato ma ormai destinato a rimanere un flop, The Lone Ranger.

Dando per veritiere le indicazioni della produzione che garantisce per il novanta per cento l’autenticità delle scene girate, il film si basa sulla crisi esistenziale del nostro eroe che improvvisamente scoprirà, anche se per breve tempo, cosa significa invecchiare e correre i pericoli di tutti i comuni mortali. Discreti i due personaggi femminili Mitako e Yukio che accompagnano con femminilità e ironia il protagonista Logan.

Insopportabile la cattiva Viper e non solo per il ruolo ma per l’interpretazione esagerata e caricaturale di Svetlana Khodchenkova. Dopo i titoli di coda un’informazione che, per qualcuno, ha il sapore di un avvertimento: entro pochi mesi uscirà ”X-man. Giorni di un futuro passato”.

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