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Economia

Il fondo per l’artigianato San.Arti interessa 20mila lavoratori a Bergamo

San.Arti, il fondo di assistenza sanitaria Integrativa per i lavoratori dell'artigianato, invierà le prime 103.000 lettere ai lavoratori lombardi per i quali è stato effettuato il versamento dalla propria azienda a febbraio 2013 e che quindi andranno a copertura assicurativa ad agosto 2013.

Questa settimana, San.Arti, il fondo di assistenza sanitaria Integrativa per i lavoratori dell’artigianato, invierà le prime 103.000 lettere ai lavoratori lombardi per i quali è stato effettuato il versamento dalla propria azienda a febbraio 2013 e che quindi andranno a copertura assicurativa ad agosto 2013. San.Arti si rivolge ai lavoratori delle imprese che applicano i Contratti sottoscritti da Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, Claai con Cgil, Cisl e Uil.

“Il fondo – spiega Giacomo Meloni della segreteria Cisl di Bergamo -, diventato pienamente operativo dal 1 febbraio 2013, ha lo scopo di fornire assistenza integrativa sanitaria e socio-sanitaria ai propri iscritti e agli aventi diritto, rimborsando spese sostenute per: ricoveri in istituti di cura per grave intervento chirurgico, prestazioni di alta specializzazione, visite specialistiche, ticket per accertamenti diagnostici, pacchetto maternità, prestazioni odontoiatriche, implantologia, inabilità per infortunio, piani assistenziali per non autosufficienza”.

Le imprese a partire dal mese di febbraio 2013, sono tenute al versamento di 10,42 euro al mese per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato. Per gli apprendisti e per alcuni contratti, anche per i lavoratori assunti a tempo determinato con contratto di durata superiore o pari a 12 mesi, le prestazioni sanitarie decorrono dal primo giorno del settimo mese successivo dall’inizio della contribuzione Le imprese che non intendono aderire e che non versano il relativo contributo dovranno erogare a ciascun lavoratore, un importo forfetario di 25,00 euro lordi per 13 mensilità . Tale importo non è assorbibile e rappresenta un elemento aggiuntivo della retribuzione (Ear) che incide sugli istituti retributivi di legge e contrattuali escluso il Tfr. Inoltre i lavoratori potranno rivalersi presso l’azienda per l’erogazione delle prestazioni previste dal fondo.

“A Bergamo e provincia hanno sinora aderito 4.842 aziende pari a 20.121 dipendenti che rappresentano l’ 88% dei dipendenti potenziali presenti nel settore dell’artigianato – aggiunge Meloni -. San.Arti si rivolge ai lavoratori delle imprese che applicano i Ccnl Artigiani nei settori del Legno, Metalmeccanici, Tessili, Alimentari, Acconciatura, Chimica e Comunicazione. L’adesione a San.Arti determina per l’azienda una spesa annua di circa 137,00 euro per dipendente (125,00 euro annui + 10,50 euro contributo di solidarietà) ma offre importanti vantaggi per il dipendente e un minor costo per l’azienda rispetto alla non adesione. Non aderendo a San.Arti infatti, la spesa per l’azienda è di circa 182,00 euro, mentre il dipendente ne percepisce circa 85,00 euro nette in busta paga! L’adesione a San.Arti si può tradurre nel principio: meno costi per l’impresa e maggiori vantaggi per il personale dipendente. Le sedi Cisl – conclude Meloni – sono a disposizione di tutti i dipendenti dei settori artigiani coinvolti per informazioni e assistenza”.

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