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A vicenza

Investito da un treno a 160 km all’ora: salvo un 21enne

Il protagonista dell’incredibile vicenda è Michele Floreancig di Udine, che sabato stava raggiungendo Bergamo per un weekend in compagnia di un gruppo di amici: se l’è cavata con una frattura al piede

È stato investito da un treno ed è ancora vivo. Il protagonista dell’incredibile vicenda Michele Floreancig, 21 anni di Udine, che sabato stava raggiungendo Bergamo per un weekend in compagnia di un gruppo di amici. L’incidente è accaduto nella stazione di Montebello Vicentino, dove la comitiva si era fermata, probabilmente per un cambio di linea.

Questione di pochi attimi. Il ragazzo oltrepassa la linea gialla e si siede sulla banchina ferroviaria, rialzata rispetto ai binari. Una leggerezza, senza pensare ai rischi, per fumarsi una sigaretta. Non fa in tempo né a vedere né a sentire il treno, un Frecciabianca che sfreccia a 160 chilometri all’ora. Il macchinista lo vede ma la frenata è inutile: il treno riuscirà a fermarsi dopo due chilometri. Il Frecciabianca era diretto a Verona per poi proseguire a Milano.

Momenti di panico per il conducente pensando a quel giovane risucchiato e investito a quella velocità. Ha bloccato il convoglio, ha dato l’allarme, è scattata la macchina dei soccorsi. Solo dopo qualche minuto la notizia: il ragazzo era vivo. Ferito, certo, ma non grave. E come sia riuscito a salvarsi resta ancora un mistero. “Non mi sono accorto di nulla -racconta Michele ad Arena.it-. Non l’ho sentito arrivare. Non l’ho visto se non nel momento in cui mi sfrecciava davanti”.

I suoi ricordi sono confusi per lo choc: “Ho sentito il colpo, poi mi sono ritrovato a terra, rotolavo sull’asfalto”. Michele dopo l’incidente è stato trasportato dall’ambulanza del Suem all’ospedale di Montecchio Maggiore. Sarà dimesso tra un paio di giorni. Probabilmente lo attende un lungo periodo di riposo prima e di riabilitazione poi perché due tendini del piede sono stati recisi e ha riportato la frattura della rotula. “Sì, poteva andare peggio, molto peggio”, ammette.

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