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Fatti e misfatti

Se Marino e Percassi vogliono una rosa giovane perché si parla di Yepes?

Tempo di ritiro per l’Atalanta che parte per Rovetta con le uniche novità di Migliaccio e Nica: il punto sul mercato di Luciano Passirani che si interroga sulla reale volontà di ringiovanire la rosa, prendendo ad esempio l’accostamento ai colori nerazzurri del 37enne Yepes.

di Luciano Passirani

Si parte per il consueto ritiro di Rovetta e mi sembra l’occasione per fare il punto sul mercato atalantino. Direi poco mercato, non è una critica ma una semplice constatazione, pur con le giuste attenuanti di uno scenario che durerà fino al 2 settembre, accompagnato da una crisi economica senza precedenti. Un tempo così lungo per fare mercato mi è sempre sembrato contrario ad ogni logica.

Conclusione, tutti fermi o quasi, tranne per forza di cosa le neopromosse, lo ha detto anche Marino in una intervista rilasciata in settimana, dalla quale riparto per cercare di interpretare le scelte.

Non partiranno né Consigli, nemmeno Bonaventura e soprattutto la presa di posizione nei confronti di quest’ultimo è netta. Lo stesso ragazzo lo ha annunciato alla prima serata della festa della Dea giovedì sera. Per quanto consto dovuta principalmente al fatto che se lo valuti 15 milioni di euro troverai pochi acquirenti, ancor meno l’anno prossimo, quando di milioni ne varrà 20.

Sono parole di Marino, non è chiaro cosa pensi l’interessato, posso solo riaffermare il mio pensiero: avrei fatto di tutto per trattenere Gabbiadini, monetizzando con Jack, ma il ragazzo di Bolgare non è mai piaciuto al mister di Anzio e inizialmente nemmeno il talentino, piaccia o meno quello che dico.

Per ora ripartiamo da Denis, dopo aver cercato in tutti i modi di riprendere Bianchi. Avremo il coraggio di rischiare solo con Denis e Livaja? Guai ai raffreddori, attenzione alle “Livajate”, Marino afferma che in organico ci sono già sei punte ed esclude a priori Ardemagni, il quale parte comunque per il ritiro, dopo aver letto queste dichiarazioni con lo spirito del turista giapponese: fare foto.

Gli altri attaccanti considerati dal Direttore sono Moralez, Brienza, De Luca e Marilungo. Ritengo De Luca non attrezzato per la categoria maggiore, Marilungo un punto interrogativo non per colpa sua e se consideriamo la coppia Moralez-Brienza tra gli attaccanti finiamo per prenderci in giro.

Vogliamoci bene, ma serve un attaccante. Marino ha smentito Pinilla. Sento aria di Miccoli, al quale dopo quanto combinato farebbe bene l’aria del Nord. Se dobbiamo credere a Marino quando dichiara “eravamo la squadra più vecchia della serie A , adesso saremo ringiovaniti”, Miccoli non verrà. Infatti tenta l’avventura australiana e sarebbe meglio così. Mai dire mai.

Per stare a metà campo apprezzo il ritorno di Migliaccio, un grande combattente, peccato abbia già 32 anni. Interpreto che debba prendere il posto di Biondini, mentre Baselli dovrebbe crescere per imparare il ruolo di Cigarini. Da qui la rinuncia a Radovanovic, nazionale serbo, figlio di nessuno, rispetto a Cazzola acquistato da Marino. C’è Kone di ritorno da Varese, con poca fiducia attorno, visto che cerchiamo a Udine, uno tra Merkel e Alhassan.

Il dopo Masiello ha il nome di Nica, rumeno classe 93, per ora oggetto misterioso, sicuramente un talento in prospettiva perché se è vero che lo prendi con un esborso di 1,6 milioni (+ 15 % di una vendita futura) e visto che hai un settore giovanile che costa 4 milioni di euro all’anno, per forza di cose deve essere migliore dei tuoi giovani che sono arrivati alla finale del campionato primavera e anche di quelli dati in prestito in giro per l’Italia.

Un nome su tutti Almici, stessa età del rumeno, dopo due campionati di serie B, a Gubbio e a Lanciano, è pronto solo per una nuova esperienza, questa volta a Cesena. Rimangono a fare da chioccia Bellini e Raimondi che non mollano di certo, non più Scaloni e nemmeno Contini, arrivati a gennaio come salvatori di una delle difese più perforate e messi improvvisamente fuori rosa. Avevo capito si trattasse di prestiti, non contratti biennali, nemmeno da poco visto che Livorno e Varese vorrebbero Contini, con l’ingaggio parzialmente a carico dell’Atalanta. Non li ha più voluti Colantuono, dopo che sei mesi prima li aveva celebrati? E’ la domanda che mi faccio.

Dietro mi pare che stiamo cercando un centrale mancino con fisico da spendere: brutto segno quando un giocatore come Acerbi sceglie Sassuolo e brutto segno anche per Canini e Capelli oltre che per Lucchini un altro per un posto da titolare. E tanto per stare in tema di ringiovanimento il nome di queste ultime ore è il 37 enne Yepes, colombiano lasciato libero dal Milan.

Colantuono vuole partire con il 4-3-3, poco utilizzato finora e questo è segno positivo di duttilità e abbandono del consueto integralismo, già attenuato per altro nella stagione scorsa, il che contrasta però con gli esterni a disposizione a partire dal ritorno di Giorgi, abbandonata la comproprietà e ripreso per 1 milione e 5 anni di contratto regalando il prestito del giovane e promettente Nava. Non c’erano altri esterni? Con quelli in organico non sarà un gran 4-3-3. Anzi non lo sarà proprio.

Stefano Percassi nel presentare la campagna abbonamenti ha chiesto di fare di più, sicuramente non fare di meno sono state le sue parole. Senza novità e riconfermando gli stessi prezzi dell’anno scorso non è il miglior viatico, considerando che a fine mese non tutti ci arrivano. Mi sarei aspettato più elettricità, che sta per novità, perché per esempio non premiare i fedelissimi del futuro e proporre un abbonamento biennale a prezzi scontatissimi?

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