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Il caso

Lega, Iwobi e Malanchini: “Ministro, ci incontrerai? Questa è vera integrazione”

“Vogliamo incontrare il ministro per mostrarle il nostro modello vincete di integrazione”. Giovanni Malanchini è sindaco di Spirano, colui che mercoledì ha avviato le polemiche per l’arrivo del ministro Cécile Kyenge a Bergamo. Il modello di integrazione di cui il primo cittadino parla è in carne ed ossa: si chiama Toni Iwobi, assessore leghista di Spirano, “pecora nera” del Carroccio.

“Vogliamo incontrare il ministro per mostrarle il nostro modello vincete di integrazione”. Giovanni Malanchini è sindaco di Spirano, colui che mercoledì ha avviato le polemiche per l’arrivo del ministro Cécile Kyenge a Bergamo. Il modello di integrazione di cui il primo cittadino parla è in carne ed ossa: si chiama Toni Iwobi, assessore leghista di Spirano, “pecora nera” del Carroccio – come ama definirsi. I due saranno nel pomeriggio di giovedì all’università in Città alta con l’obbiettivo di incontrare il ministro. “Non condividiamo le sue politiche sullo ius soli e sull’immigrazione in generale, soprattutto in un momento di crisi economica che impone grandi sacrifici agli stessi italiani. Noi vogliamo portare l’esempio di Toni, modello di integrazione vincete a tutti gli effetti, non sulla carta come il suo”.

Verranno ricevuti da Cécile Kyenge? In passato alcuni esponenti leghisti sono stati “rimbalzati” dal servizio d’ordine. Ad esempio, è successo al capogruppo leghista del Comune di Milano Alessandro Morelli. “Spero che sia stato un caso e che non ci sia una forma di razzismo al contrario con gli esponenti della Lega – continua Malanchini -. Non so fino a che punto possa essere colpa del ministro. Comunque noi ci proviamo. Trovo assurdo però che chi organizza questa visita possa parlare di incontro con le istituzioni. L’università rappresenta se stessa e la tappa alla prefettura è solo lo Stato che incontra se stesso. Quelli che il Pd definisce “cuori pulsanti” di Bergamo per me potrebbero valere come la bocciofila di Spirano. La preoccupazione della sinistra mi fa ridere. Alle manifestazioni della Lega non è mai stato buttato un mozzicone per terra, in altre proteste si devastano strade e negozi. Mi dispiace perché si fa di tutto per blindare la visita, si dà un’immagine dei cittadini diversa da quella che è”.

Malanchini ce l’ha anche con il segretario della Cgil Luigi Bresciani che ha criticato la sua presa di posizione. “Strumentalizza il suo ruolo. Faccia il sindacalista, io faccio il politico. Se c’è qualcuno che è fuori posto sono certi sindacalisti che sappiamo bene con chi sono schierati: hanno interessi economici ad aprire le porte agli immigrati”.

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