La trattativa

Popolare di Bergamo Sindacati fanno muro contro la riduzione del premio

Sindacati e Popolare di Bergamo si sono incontrati mercoledì per discutere del rinnovo del premio aziendale: la proposta dell’azienda di una riduzione del 16% è stata giudicata inaccettabile. Nuovo incontro tra le parti il 9 luglio.

Sindacati e Popolare di Bergamo si sono incontrati mercoledì per discutere del rinnovo del premio aziendale: l’azienda, considerato il calo di produttività, propone una riduzione del 16%, soluzione ritenuta assolutamente inaccettabile dalle sigle sindacali presenti ai due tavoli di trattativa, Fiba Cisl, Fabi, Uilca Uil e Dircredito nel primo e Fisac Cgil nel secondo.

La proposta dell’azienda, a fronte dei 1.320 euro del 2012, è di 1.100 euro, 715 fissi e 385 riparametrati, ed è stata confermata la disponibilità a rendere opzionabile il premio welfare, su base volontaria, e a riconoscere i buoni benzina.

Una proposta che è stata rispedita al mittente da tutte le cinque sigle sindacali che diventano un’unica voce nel chiedere un’offerta che si confermi quanto meno ai livelli del premio riconosciuto nel 2012: una richiesta giustificata dal grande impegno e dai grandi risultati che i dipendenti sono comunque riusciti ad ottenere in dodici mesi complicati.

Un’ulteriore richiesta si è registrata sul fronte della tutela dei giovani lavoratori stabilizzati con il riconoscimento dell’anzianità di servizio pregressa.

Le parti torneranno ad incontrarsi martedì 9 luglio e i sindacati si sono detti fiduciosi su una risoluzione positiva della vicenda o, almeno, di una riduzione delle distanze che attualmente impediscono la chiusura della trattativa.

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