Cosa potrebbe incentivare la diffusione dei pagamenti con carte di credito e bancomat se non un taglio deciso alle commissioni sulle transazioni, che attualmente pesano sui consumatori e soprattutto sui negozianti? Se ne sta infatti occupando il Ministero dell’Economia, con la messa a punto dello schema di regolamento per i pagamenti con moneta elettronica.
L’obiettivo è sempre quello: aumentare la tracciabilità dei pagamenti e contrastare così l’evasione fiscale. Le nuove norme puntano a rendere più semplice l’uso della propria Visa, MasterCard, American Express o CartaSì anche per i piccoli importi, riducendo sensibilmente le commissioni a carico dei commercianti per gli acquisti inferiori a 30 euro.
La proposta, che ha già ricevuto l’ok dal Consiglio di Stato e attende l’approvazione anche dalla Banca d’Italia e dall’Antitrust, intende rivedere l’intero sistema delle commissioni, imponendo agli istituti bancari e ai circuiti di pagamento di ridurre i costi a carico dei negozi convenzionati. Questo sarà possibile grazie al divieto di blending e al calcolo delle commissioni in proporzione agli importi spesi.
In particolare, non potranno essere applicate tariffe uguali indipendentemente dal tipo di carta, dal circuito di pagamento e dalle caratteristiche tecniche. Le convenzioni con i commercianti diventano così più concorrenziali e dovranno comunque essere aggiornate almeno una volta all’anno. Inoltre, sarà più conveniente pagare importi minimi con moneta elettronica, perché a questi sono applicate commissioni più piccole.
Se da un lato l’iniziativa riceve il plauso del Consiglio di Stato, che ricorda anche come la ridotta circolazione di contanti nei negozi esporrà i commercianti a minori rischi di estorsione mafiosa e rapine, dall’altro però va ancora risolto un nodo tecnologico, ovvero l’adozione dei sistemi di pagamento contactless, previsti dalla norma ma non ancora diffusi capillarmente sul territorio nazionale.
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