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L'intervista

Percassi apre a Masiello “Dicono sia pentito, lo potremmo perdonare”

Il patron nerazzurro è tornato a parlare dopo la chiusura della stagione: "Vedremo come comportarci con Andrea, ora è presto. Bonaventura parte solo per 15 milioni. E il discorso stadio è fondamentale per pensare in grande: aspettiamo un segnale dal Comune".

"Un’altra chance per Masiello? Mi dicono sia pentito, umanamente bisogna saper perdonare. Calcisticamente, invece, è un discorso prematuro, vedremo". Antonio Percassi torna a parlare dopo la chiusura della stagione e per farlo sceglie le colonne de La Gazzetta dello Sport. Il patron tocca vari argomenti, tra cui il calcioscommesse, la questione stadio e, ovviamente, il mercato dei nerazzurri, sottolineando in maniera chiara che "Bonaventura potrebbe anche partire, ma chi lo vorrà strappare all’Atalanta dovrà firmare un assegno di almeno 15 milioni di euro. Altrimenti resterà un altro anno con noi. L’anno prossimo – ha continuato Percassi – i nostri punti fermi saranno Colantuono, Consigli, Cigarini, Stendardo e Denis, che è un giocatore straordinario. Sarà importante invertire il trend di quest’anno, quando in casa abbiamo perso sette partite. Troppe".

Si è parlato anche di Europa, che a Bergamo manca da 22 anni: "E’ il sogno di tutti i tifosi, lo so, e anche il mio. Ma bisogna stare attenti al bilancio: finora ho investito 30 milioni di euro, acquisto del club compreso, e spenderò ancora. Ma certi risultati sono il frutto di una programmazione decennale. Alzare l’articella – ha continuato il patron – è il nostro obiettivo, ma è sempre meglio dirlo sottovoce. Prendere un club all’estero? Sì, ci sto pensando".

Sullo stadio: "E’ fondamentale per pensare in grande, per cercare di avvicinarci alle big – ha spiegato Percassi -. Io lo immagino come un posto aperto a tutti per tutta la settimana: 25mila posti, un museo, tante iniziative. Il Tar ha respinto il nostro ricorso contro il nulla osta dato dal Comune all’AlbinoLeffe per l’uso dello stadio, ora stiamo valutando se appellarci al Consiglio di Stato: abbiamo già speso un milione e mezzo una struttura che non è nemmeno nostra, se sarà indetta una gara di vendita noi ci saremo. E c’è sempre l’ipotesi di chiedere la concessione per 99 anni, come fatto dall’Udinese".

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