Situata in cima alla Val di Voglia (o Val di Voia), sopra il paese di Schilpario a circa 2.000 metri, fa da sparti acque tra la malga del Nigrino e le malghe Alte di Voia: ai piedi del Pizzo Camino la Corna Busa domina le vallate sottostanti e concede una meravigliosa vista sulla Val di Scalve e più in fondo verso la Presolana.
Proprio riguardo alla Corna Busa esiste la credenza popolare del boscaiolo di Serta, una frazione di Schilpario: attorno al 1630 la Valle di Scalve era minacciata da una terribile malattia: la peste. Si pensa che in quegli anni il boscaiolo di Serta, per sfuggire a questa tremenda piaga abbia deciso di salire assieme alla sua famiglia sui monti della Val di Voia. In cima alla valle trovò un curioso riparo, la Corna Busa, che lui adattò alle loro esigenze, scavò all’interno e ne ricavò un accogliente rifugio. Il boscaiolo di Serta e la sua famiglia scamparono alla peste grazie a questo esilio nel rifugio naturale offerto dalla particolare pietra.
L’itinerario della Corna Busa è breve e facile, adatto a famiglie e turisti che vogliono passare una tranquilla giornata all’aperto a contatto con la natura. Sovente, nei mesi estivi, si possono incontrare le mucche al pascolo e pastori indaffarati nelle mansioni d’alpeggio.
Il tragitto offre un’interessante contenuto paesaggistico. In località Grumello a Schilpario c’è la Via Val di Voglia e proprio qui si deve lasciare la macchina.
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