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Consiglio regionale

Costi della politica, ufficiale il taglio agli stipendi

Tagliati del 50 % i costi della politica. Il Consiglio regionale, presieduto da Raffaele Cattaneo, ha approvato nel pomeriggio la legge regionale che riduce il trattamento economico dei consiglieri regionali e le risorse a disposizione dei gruppi consiliari.

Tagliati del 50 % i costi della politica. Il Consiglio regionale, presieduto da Raffaele Cattaneo, ha approvato nel pomeriggio la legge regionale che riduce il trattamento economico dei consiglieri regionali e le risorse a disposizione dei gruppi consiliari. Hanno votato a favore i consiglieri di PdL, PD, Lega Nord, Maroni Presidente, Patto civico Ambrosoli, Fratelli d’Italia, Pensionati. Contrari i consiglieri del Movimento 5 Stelle. “Obiettivo raggiunto – ha commentato il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo – In poco più di due mesi abbiamo approvato una legge che dimezza le spese, così come avevamo annunciato nella prima seduta d’Aula di questa legislatura. E’ un provvedimento importante, che abbiamo varato in un momento difficile per il nostro paese in cui è necessario che anche la politica dia un segno di sobrietà e di attenzione. Abbiamo chiuso il capitolo dei costi, ora apriamo quello dei risultati”. La legge in sintesi

COSTI DELLA POLITICA TAGLIATI DEL 50 % La legge regionale riduce del 50 % i costi della politica. In totale, si passa da 29 milioni a 14,5 milioni per trattamento economico dei consiglieri, personale e spese di funzionamento dei gruppi consiliari. Il costo della politica in Regione Lombardia si attesta su 1,4 euro pro capite, dato che pone al nostra regione -che pure è la più popolosa- in cima alla classifica delle più virtuose. La stessa legge approvata in Consiglio prevede elementi che la distinguono nettamente tra le altre: il decreto Monti è stato recepito con ulteriori tagli e il trattamento economico dei consiglieri è il più basso in confronto a quelli delle altre Regioni. Per quanto riguarda i gruppi il taglio è notevolmente più consistente di quello previsto dal decreto Monti (non 5 mila euro a consigliere più lo 0,005 per abitante ma solo lo 0,005 per abitante).

Alla voce personale dei gruppi si prevede un risparmio del 55 % (da 9 milioni a 4 milioni). Per il funzionamento dei gruppi il risparmio sarà dell’86 % (da 3 milioni e 700 mila a 500 mila). Il trattamento economico dei consiglieri è stato ulteriormente ridotto rispetto alle previsioni del decreto Monti. L’indennità di funzione è ridotta del 25 %, il rimborso spese è quasi dimezzato. Il risparmio complessivo sarà circa del 40 %: da circa 16 milioni a 10 milioni. E’ confermata l’abolizione di vitalizi e indennità di fine mandato. Su proposta del Movimento 5 Stelle è stata tolta, tramite emendamento, l’espressione “senza interessi” che fino a ieri era abbinata alla norma che prevede la possibilità di rateizzare la restituzione di fondi non spesi regolarmente.

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