Italia, ora si fa sul serio. Dopo l’umiliante pareggio con Haiti gli azzurri di Cesare Prandelli adesso non potranno più permettersi scivoloni: questa sera, infatti, prende il via la Confederations Cup dell’Italia che in un Maracanà tutto esaurito (si va verso gli 80mila spettatori) affronterà il Messico per la sua prima gara del girone A.
Sabato il Brasile si è mangiato il Giappone con un secco 3-0 che non lascia spazio a repliche (in gol Neymar, Paulinho e Jo) e questa sera gli azzurri saranno chiamati a rispondere ai verdeoro. Per farlo Prandelli sceglie un modulo del tutto inedito, con Balotelli unica punta e Pirlo – che firma la sua 100esima presenza con la casacca della Nazionale – in cabina di regia. Si va dunque verso un 4-3-2-1, una sorta di albero di Natale con Giaccherini e Marchisio sulla trequarti pronti a inserirsi nelle maglie della retroguardia biancoverde.
Il Messico, anche se sulla carta non parte di certo come una delle formazioni favorite per la vittoria della competizione, è una squadra assai ostica: "Giocheremo senza alcun timore – ha infatti spiegato il Ct Josè Manuel de la Torre -. Loro ci lasceranno degli spazi e noi cercheremo di punirli lì, con le nostre ripartenze. Controlleremo Pirlo: se riusciremo a bloccarlo l’Italia non avrà più il suo motore".
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