Michaela Biancofiore, appena nominata sottosegretario alle Pari opportunità per il Pdl, rispodnde alle polemiche che si sono scatenate sul web nel giro di poche ore e alle accuse di omofobia che in molti le lanciano ritenendola per questo assolutamente incompatible conl’incarico assegnatole.
"Nessuno nelle associazioni gay mi conosce, quindi imparino a farlo e poi a parlare. Io sono abituata a far parlare i fatti e non mi spavento per gli attacchi pretestuosi di nessuno. Poi è il ministro a dare la linea politica, non io, e a quella mi atterrò".
Gli attacchi si rifanno alle dichiarazioni di Biancofiore a Klaus Davi nello scorso gennaio. "Le nozze gay non sono una priorità per gli italiani”, rispose e sempre nella stessa intervista definì le persone transessuali “mix strani che mi lasciano perplessa”.
Parlando invece della probabile presenza di candidati omosessuali nelle liste del Pdl disse: “Purtroppo qualcuno nasce con una natura diversa, una natura che non ti fa vivere una vita facile”.
Quel “purtroppo” è soltanto uno dei tanti scivoloni di Micaela Biancofiore che approda ora al ministero che dovrebbe sulla carta garantire una lotta senza frontiere all’omofobia e promuovere l’uguaglianza degli orientamenti sessuali.
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