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Ex atalantino

Inter, da sogno a incubo La parabola discendente di Ezequiel Schelotto

Un grande affare per i nerazzurri bergamaschi o un giocatore che si potrebbe rivalutare? La risposta la può dare solo il Galgo, che per ora tra i suoi nuovi tifosi milanesi è stato capace di raccogliere solo tanti fischi.

I fischi che San Siro gli ha riservato domenica sono la sintesi che meglio descrive l’inizio di questa avventura interista di Ezequiel Schelotto. Il suo tecnico Stramaccioni continua a puntare su di lui, l’ha voluto e ora lo difende, ma i tifosi interisti iniziano ad averne abbastanza. Almeno è questo quello che si intuisce vedendo il momento dell’Inter, che domenica contro il Parma ha ritrovato quei tre punti che mancavano dal 3 aprile scorso (2-0 a Genova contro la Samp). Ma la gara contro gli emiliani è stata tutt’altro che positiva per gli uomini di Moratti, capaci di vincere solo nel finale con un gol di Rocchi che, per dovere di cronaca, non si può non definire fortunoso. E ancora peggio è andata a uno Schelotto che si è reso protagonista di una partita – l’ennesima dopo il suo trasferimento all’Inter – piuttosto negativa, prestazione che i tifosi di San Siro non hanno dimenticato di sottolineare durante tutto il match con fischi e mugugni che hanno trovato il loro apice al momento del cambio, quando il Galgo ha lasciato il suo posto al giovane Garritano.

Secondo la Gazzetta dello Sport, che lunedì ha bocciato Schelotto con l’ennesima insufficienza, la partita dell’italoargentino contro il Parma è stata un’autentica via crucis, iniziata con il gol sbagliato in avvio di match e finita con la sostituzione che il pubblico interista aspettava con ansia.

Intanto a Bergamo c’è chi si sfrega le mani. Già, perché il Galgo – in casa Atalanta diventato un corpo estraneo – è stato venduto a peso d’oro (3,8 milioni più la comproprietà del giovane e apprezzatissimo Livaja) all’Inter nel mercato di gennaio: un grande affare per i nerazzurri bergamaschi o un giocatore che si potrà rivalutare, facendo ricredere chi oggi lo fischia? La risposta ce la potrebbe dare solo lo stesso Schelotto.

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