E’ un uomo di Parre e ha la stessa età che avrebbe Giuseppe Guerinoni se fosse ancora vivo, l’ex collega di lavoro di quello che, secondo le analisi del Dna ritrovato sul corpo della piccola Yara Gambirasio, sarebbe il padre dell’assassino della tredicenne di Brembate di Sopra.
L’uomo, balzato agli onori delle cronache perché avrebbe confermato che Guerinni aveva un figlio illegittimo, ha già da tempo raccontato quello che sa a chi sta indagando sull’assassinio avvenuto alla fine del 2010: e cioè che Guerinoni aveva un figlio avuto da una donna che non era la moglie, una donna "che abitava a San Lorenzo di Rovetta. Li avevo anche visti insieme. Altri sapevano di questa relazione: le donne sul pullman ne chiacchieravano".
I carabinieri stanno ora cercando riscontri alle affermazioni del pensionato di Parre, tentando di acquisire informazioni in particolare a San Lorenzo di Rovetta, dove avrebbe dovuto risiedere – stando alla testimonianza – la presunta amante dell’autista di Gorno. Trovare questa donna significherebbe arrivare alla soluzione del rebus.
Sì perché l’analisi del Dna ha escluso che siano i figli legittimi del Guerinoni ad avere avuto contatti con Yar Gambirasio nelle sue utime ore di vita, ragion per cui stando a chi indaga l’unica possibilità è proprio quella di un figlio illegitimo e scnosciuto: sarebbe lui il killer della ginnasta, rapita e uccisa nel novembre di tre anni fa.
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