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L'intervista

Schelotto non ci sta: “A Bergamo i tifosi non mi hanno capito”

Alla vigilia di Inter-Atalanta il Galgo torna a parlare su Bergamonews della sua tormentata avventura bergamasca: “Mi sarebbe piaciuto salutare il pubblico, ma purtroppo non è stato possibile. Io comunque ho sempre sudato per la maglia”

“Mi spiace per il modo in cui si è conclusa la mia storia a Bergamo, mi sarebbe piaciuto salutare i tifosi allo stadio ma purtroppo alcuni di loro non mi hanno capito”. Ezequiel Schelotto si confida a Bergamonews e torna a parlare della sua esperienza con la maglia dell’Atalanta.

Un’avventura nata sotto i migliori auspici, con i tifosi ad incoronare il Galgo come nuovo idolo (scomodando addirittura il coro che fu di un certo Claudio Caniggia), ma poi nel finale precipitata in un baratro senza via d’uscita: “Io ho sempre dato tutto per la maglia nerazzurra, di questo ne sono consapevole e convinto. L’anno scorso abbiamo fatto un campionato straordinario con la squadra, conquistando una splendida salvezza”.

Poi un avvio di stagione (quella in corso) non entusiasmante, complicato dalle sirene di mercato interiste: “Io ho sempre detto che il mio sogno era quello di indossare la maglia dell’Inter, ma questo fin dai tempi del Cesena e del Catania. Nei mesi scorsi è arrivata questa possibilità e ho cercato di coglierla. A gennaio, la società atalantina e mister Colantuono hanno deciso di mettermi fuori rosa apposta per evitare problemi in questo senso. Non è vero che io non volevo giocare, e chi mi ha accusato di scarso impegno probabilmente non mi conosce bene. Ma non ce l’ho con loro”.

Tra gli episodi più discussi dai tifosi, quello dell’acceso diverbio con la ex fidanzata una domenica notte fuori da un locale di Milano: “Non voglio più parlare di quella vicenda. Sono state dette molte cose brutte contro di me e anche la mia famiglia dopo quella sera. Anche per questo dopo il gol contro il Milan ho pianto, è stata come una liberazione dopo un periodo bruttissimo. Poi ora sono fidanzato con un’altra ragazza e ho trovato la felicità”.

Schelotto, comunque, non ha dimenticato Bergamo e i suoi ex compagni: “Sono ancora in contatto con molti di loro, e non solo con gli argentini. Tanti mi hanno chiamato per farmi i complimenti dopo il gol nel derby. A Colantuono sarò sempre grato perché mi ha aiutato tantissimo nella mia crescita professionale. Prima di andarmene non ho avuto modo di salutare il presidente Percassi perché era impegnato, ma ci ha pensato il direttore Marino a farmi i migliori auguri. In ogni caso non ho niente contro nessuno e domenica prima della partita abbraccerò tutti”.

Chiuso un capitolo, quello atalantino, Schelotto da qualche settimana ha in testa solo quello interista: “Come detto qua ho realizzato il sogno della mia vita. Tra l’altro indosso ancora gli stessi colori nerazzurri. Scherzi a parte, ho trovato anche un ottimo ambiente e i nuovi compagni mi hanno accolto nel modo migliore. Ora punto a rimanerci il più possibile. Altri sogni? Conquistare anche la Nazionale”.

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