Roberto Maroni si è recato al capezzale di Silvio Berlusconi, all’ospedale San Raffaele dove è ricoverato, per definire i dettagli sui nomi che andranno a comporre la nuova Giunta regionale. C’è l’intesa di massima, manca ancora qualche dettaglio. Il faccia a faccia è durato circa un’ora e mezza. I tempi sono molto stretti, si dovrebbe chiudere definitivamente giovedì sera perché la proclamazione del presidente è prevista tra sabato e domenica.
Manca solo l’ufficialità per Claudia Terzi, sindaco di Dalmine, a cui probabilmente sarà affidato l’assessorato alla Protezione civile. Anche sugli altri nomi sembra essere stata trovata la quadra: per la Lega Massimo Garavaglia con la delega al Bilancio, Maria Cristina Cantù al Welfare e alla famiglia, Antonio Rossi allo Sport, Gianni Fava all’Agricoltura. Per il Pdl Mario Mantovani vicepresidente e assessore alla Sanità, Valentina Aprea, Viviana Beccalossi, Maurizio Del Tenno, Alberto Cavalli. Resta il posto vuoto del rappresentante formigoniano. Ancora incertezza sul nome di Paola Ferrari, conduttrice della Domenica sportiva. Gli eletti del Pdl non nascondono tutta l’irritazione per una scelta calata dall’alto che andrebbe a vanificare gli sforzi di molti per conquistare preferenze in campagna elettorale. Inoltre è stato fatto notare che un assessore alla Cultura senza nemmeno una laurea potrebbe avere ripercussioni sull’opinione pubblica. Il volto dello sport Rai però non si scompone. Ecco le sue parole al Corriere della Sera. Paola.
Cosa farà in Regione? «Mi piace l’impegno per gli altri. Sono portavoce dell’Osservatorio bullismo e doping e sono attiva nel volontariato. Ma attenti: da qui ad assumere un incarico importante ce ne passa, lo premetto io per prima».
Vuol tirarsi indietro? «Voglio esaminare tutto per bene. Vorrei garantire una risposta concreta a chi mi affiderà responsabilità, non promettere invano senza poter realizzare niente».
Quale assessorato guiderà? «Domanda prematura».
Sua sponsor è Daniela Santanchè. Insieme alla signora Santanchè c’è qualcun altro che preme, insiste, perora la sua causa? «Preferisco non rispondere».
A chi lascia la guida della Domenica sportiva? «… lasciare?».
Cioé non va più in politica? «Cioè domenica sera sarò normalmente, come sempre, in televisione, alla Rai».
Manterrà il doppio incarico da assessore e da conduttrice? «Come dicevo sono giorni di valutazione. Aspettiamo».
Ci sarà un limite temporale massimo entro il quale decidere? Lunedì, tra una settimana, ad aprile? «No, non c’è».
Lusingata e cos’altro ancora? «Molto orgogliosa».
Ricordiamo le sue origini? «Certo, volentieri. Nata a Milano, parenti di Luino e di Como…».
Chi meglio di lei. «Questa è la mia terra».
Non è il suo debutto politico. Nel 2008 corse per la Destra di Storace e della medesima Santanchè. «Fu diverso. Adesso si potrebbe profilare un’avventura particolare. Ok? Dai che vado a finir la scaletta»
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