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L'intervento

“Donne, è tempo di esserci” L’appello di sindaci e assessori al femminile

E' firmato da molte donne impegnate nell'amministrazione pubblica di Bergamo e dei paesi della Bergamasca l'invito a difendere "il diritto a contribuire alla crescita dell’umanità con la nostra intelligenza, esperienza, sensibilità".

E’ firmato da molte donne impegnate nell’amministrazione pubblica di Bergamo e dei paesi della Bergamasca l’invito a difendere "il diritto a contribuire alla crescita dell’umanità con la nostra intelligenza, esperienza, sensibilità".

La donna non ha mai potuto esprimere la potenzialità del suo amore per la civitas perché troppo legata, per tradizione, necessità o scelta, all’ambito familiare e perché la pari dignità tra uomini e donne, ancora oggi, fatica ad affermarsi anche in occidente, Italia compresa, ed è inesistente in molte altre nazioni.

Oggi, da più parti, è riconosciuto il ruolo dell’universo femminile: la donna ha fatto e fa storia anche se non sempre visibile. Diventare soggetti attivi, agire con responsabilità e passione in una determinata mansione, che ogni donna ha scelto o le è stata affidata, è amare l’umanità e la polis.

In una complessiva rivisitazione della storia trova significato un riconoscimento ai vari movimenti femministi che, pur con obiettivi limitati e forti ideologie non sempre condivisibili, hanno lottato con coraggio e sfidato la cultura imperante, per il riconoscimento della dignità e dei diritti delle donne.

Oggi, per gli uomini di questa società preoccupati per il proprio futuro, diventa sicuramente prezioso il contributo del “genio femminile”.

Chiediamoci, allora, quale contributo può dare la donna e mobilitiamoci tutte perché questo avvenga. Nell’economia sono estremamente poche le donne impegnate con ruoli di grande responsabilità o ai vertici di qualche industria, di società o di banche.

Tuttavia, da sempre, la donna ha avuto un grande merito: quello di amministrare, generalmente in maniera ottimale, l’economia della singola famiglia, alla base dell’economia di tutta la nazione.

Purtroppo, oggi, la spinta verso il consumismo, le richieste sempre più pressanti dei figli, le mode mutevoli, le offerte tecnologiche unite alla grave crisi economica e alla mancanza di lavoro stanno mettendo a dura prova il bilancio familiare!

Alla donna sono richieste grandi doti d’equilibrismo, di mediazione e capacità di scelta. Auspichiamo che vengano rispese anche nel settore economico.

Nella politica è importante non abbandonare questo terreno difficile, ma strategico, perché più donne è sinonimo di più umanizzazione. Purtroppo sono pochissime le donne impegnate ad alti livelli, un po’ più numerose nelle amministrazioni comunali. In questo ambito il contributo della donna è veramente prezioso perché è attenta alla persona e alla concretezza dei problemi.

Il suo essere donna la porta in maniera naturale ad avere maggiore sensibilità verso i più deboli, forte anche della sua esperienza personale. Nell’agire politico le scelte e gli orientamenti sociali delle donne, quasi sempre, non sono di parte, ma per tutti.

La donna, per natura più idealista, ma non per questo meno pragmatica, fa dell’azione politica un’azione sempre tesa a un progetto di società garante di condizioni di vita più degne e più adeguate. Siamo convinte che un’azione politica meno cinica nello stile, meno superficiale nei contenuti e più attenta ai problemi reali della vita ha bisogno di più donne.

Nel sociale bisogna rendere più visibile la presenza femminile. Qui la donna ha trovato sempre un terreno fertile e adeguato dove giocarsi diverse potenzialità: la sensibilità per le relazioni interpersonali, la capacità di cogliere le esigenze dei più deboli, l’attitudine ad esprimersi con atteggiamenti di compartecipazione e vicinanza ai bisogni.

Nel volontariato e sul territorio, da sola o in forma associata, esplica mille altre funzioni con una presenza forte e qualificata che difficilmente è possibile quantificare.

Nella cultura è fondamentale utilizzare tutti gli strumenti utili per permeare di “valori” il tessuto sociale. Grandi progressi sono avvenuti in questo campo. I percorsi culturali sono ormai accessibili a tutti, almeno in Occidente.

Oggi alle donne laureate, benché abbiano superato gli uomini, sono preclusi i vertici del potere economico, politico e di tutti gli altri settori. Nell’insegnamento, professione bellissima, ma poco remunerata, una grossa componente è femminile. Investiamo in questo settore educativo, cardine, insieme alla famiglia, per la crescita delle future generazioni.

Nella famiglia la donna sostiene tutto il carico di cura per gli altri: è figlia, madre, nonna, infermiera, colf, educatrice, cuoca e amministratrice.

“Rispetto a questa grande, immensa tradizione femminile, l’umanità ha un debito incalcolabile” (Lettera alle donne n. 3 di Papa Giovanni Paolo II).

È tempo, dunque, con correttezza, ma anche determinazione, di esserci per riscuotere questo debito. Un esserci in modo consapevole, sobrio, intelligente, anche nella non visibilità, per affermare e promuovere il diritto di cittadinanza. Purtroppo viviamo in una società dominata da logiche di potere.

Quando alle donne, portatrici di valori, sarà riconosciuto il giusto e necessario ruolo nella società?

Ecco l’appello a tutte le donne: difendiamo il diritto a contribuire alla crescita dell’umanità con la nostra intelligenza, esperienza, sensibilità.

Chiediamo con forza di essere apprezzate e rispettate nella nostra femminilità e umanità. Ormai siamo certe che vivere la vocazione alla femminilità e affermare la pari dignità di genere significa accettare la scommessa per affermare il primato della persona sul successo, dell’essere sull’avere, dell’agire sull’apparire.

Silvana Saita Sindaco di Seriate

Nerina Marcetta Vicesindaco di Seriate

Maria Barcella Consigliere Comune di Seriate

Cecilia Mistrini Consigliere comunale di Seriate

Alessandra Pozzi Consigliere comune di Seriate

Katia Cortinovis Consigliere Comune di Seriate

Silvia Lanzani Assessore provinciale e Consigliere comune di Bergamo

Anna Serena Pirola Consigliere provinciale

Luisa Pecce Bamberga Consigliere comune di Bergamo

Claudia Maria Terzi Sindaco di Dalmine

Elena Poma Sindaco di Stezzano

Letizia Rota Assessore Servizi Sociali, Scuola, Cultura e Biblioteca di Grassobbio

Mariella Bassetti Assesssore Ecologia di Grassobbio

Nicoletta Noris Sindaco di Grumello del Monte

Simona Gregis Assessore Servizi Sociali di Grumello del Monte

Antonella Gotti Vicesindaco di Casazza

Albina Vian Sindaco di Cazzano Sant’Andrea

Elena Campana Assessore al Bilancio di Cazzano Sant’Andrea

Erika Scolari Assessore all’Ecologia di Cazzano Sant’Andrea

Heidi Andreina Sindaco di Credaro

Annamaria Valsecchi Assessore alla Cultura e Istruzione di Credaro

Daisy Pirovano Sindaco di Misano Gera D’Adda

Giovanna Cantini Vicesindaco di Misano Gera D’Adda

Mara Bargigia Assessore Servizi Scolastici, Cultura, Tempo libero di Misano Gera D’Adda

Michela Gelpi Sindaco di Bonate Sopra

Valeria Angioletti Assessore Politiche giovanili, Commercio e Artigianato di Bonate Sopra

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