E’ in programma per oggi, mercoledì 6 marzo, la direzione nazionale del Partito democratico che, in diretta streaming, valuterà non solo l’esito del voto, ma anche le opzioni sul tappeto per la costruzione di un governo per l’Italia dal momento che è la coalizione del centrosinistra ad avere la maggioranza dei seggi alla Camera e quindi, almeno in prima battuta, il pallino della leadership.
Sul tappeto varie opzioni (o forse nessuna): è probabile che il Presidente della Repubblica affidi un mandato esplorativo a Pierluigi Bersani, candidato premier della coalizione di centrosinistra, e a quel punto Bersani dovrà verificare se è possibile un’intesa, a tempo o definitiva, pe guidare il Paese in un momento delicato come questo.
La direzione approfondirà verosimilmente varie ipotesi.
Un accordo con i grillini è stato già rigettato dal leader Beppe Grillo che nell’arco di pochi giorni ha detto no a governi politici, no a governi tecnici, no a larghe intese.
Sull’altro versante il Pdl invita il Pd a un’intesa, da cui la Lega si è già chiamata fuori, ma che non sembra convincere i democratici.
Un’opzione possibile è quella proposta da Bersani: un governo di minoranza col solo centrosinistra che dovrebbe cercare i voti al Senato puntando su un programma snello, di 8 punti, che potrebbe piacere ai 5 Stelle.
E’ su questo fronte che il segretario cercherà di avere il via libera dalla direzione, direzione a cui parteciperà anche Matteo Renzi.
Il sindaco di Firenze potrebbe essere chiamato in causa nel caso in cui il tentativo di Bersani non riuscisse: Renzi potrebbe far confluire sul suo nome un maggior numero di consensi dei parlamentari extra centrosinistra.
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