Il ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata è tornato a votare dopo anni a Brembate di Sopra. Per anni, infatti, ha espresso il suo voto per corrispondenza essendo sempre impegnato in missioni ed incarichi all’estero.
Terzi domenica 24 febbraio, poco dopo le 13, ha varcato l’ingresso al seggio cinque.
Documento alla mano, la consegna delle schede e quindi l’ingresso in cabina.
Pochi istanti e il ministro Terzi esce con le schede in mano e ammette: “Ho sbagliato a votare, è possibile avere un’altra scheda?”.
Sul seggio cinque scende un’atmosfera d’imbarazzo. L’illustre elettore ha sbagliato a votare, ma la vicepresidente del seggio non si scompone, anzi, spiega al Ministro degli Esteri che non è possibile cambiare la scheda e lo invita a rientrare in cabina per ultimare le operazioni di voto.
Cordiale ma ferma, la vicepresidente risolve la situazione sotto gli occhi della nipote del Ministro Terzi diSant’Agata che svolge le funzioni di scrutatrice al seggio.
Un piccolo incidente come tanti che avvengono ai seggi, se non fosse che ad inciampare questa volta sia stato un ministro
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