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Pirellone

Regione, toto Giunta A Bergamo un assessore Si punterà su una donna?

La festa post vittoria è conclusa, ora Roberto Maroni deve pensare a come governare la Lombardia partendo dalla squadra degli assessori, ancora tutta da comporre.

La festa post vittoria è conclusa, ora Roberto Maroni deve pensare a come governare la Lombardia partendo dalla squadra degli assessori, ancora tutta da comporre. Il governatore neoeletto ha dieci giorni di tempo dalla proclamazione, attesa per metà marzo, per scegliere al massimo 16 assessori e 4 sottosegretari. Difficile che Maroni si conceda il lusso di riempire tutte le caselle disponibili: in tempi di sobrietà e taglio dei costi della politica potrebbe accontentarsi di 12, massimo 14 assessori.

All’inizio della prossima settimana sono già in programma incontri con i vertici del Pdl per i primi confronti sui nomi. Prima di tutto sul vice, che secondo i rumors sarà il coordinatore regionale Pdl Mario Mantovani. Sempre sul fronte Pdl una delle certezze è la riconferma dell’assessore alla Sanità Mario Melazzini, vicinissimo all’ex governatore Roberto Formigoni. A Raffaele Cattaneo, altro formigoniano di ferro, potrebbe andare la presidenza del Consiglio regionale, che spetta comunque al Pdl. Sul fronte Lega uno dei nomi che circolano è Gianni Fava, eletto alla Camera nella circoscrizione Lombardia 3, pronto a lasciare Roma per un assessorato pesante. Il suo approdo al Pirellone libererebbe un posto al primo dei non eletti, Andrea Gibelli, già vice di Formigoni.

Maroni non dovrà sottovalutare la rappresentanza femminile. Due sentenze del tribunale hanno già avvertito l’ex governatore Formigoni che non aveva lasciato la giusta rappresentanza alle quote rosa. Il numero uno leghista in campagna elettorale ha annunciato che metà degli assessori sarebbero stati donne, ma il proposito non è facile da mantenere a causa dei delicati equilibri interni. Gli elettori di centrodestra ci hanno messo del loro a complicare la vita a Maroni: tra tutti i 19 consiglieri del Pdl eletti in Consiglio regionale infatti figura solo una donna, nonostante tutte le liste provinciali siano state composte in alternanza di genere. Qualche esponente bergamasca? Può essere. A Bergamo spetterà probabilmente un assessore: tra i nomi in circolazione c’è Silvia Lanzani, assessore provinciale e consigliere comunale a Palafrizzoni, ma non è esclusa dalla partita anche l’ex campionessa di sci Lara Magoni, eletta nella lista Maroni, anche se l’assessorato allo sport è già stato promesso all’olimpionico Antonio Rossi.

Sul fronte Pdl bergamasco Gregorio Fontana, poco prima delle elezioni, aveva rivendicato un assessorato. Difficile che venga concesso a un uomo del Pdl orobico, nonostante la notevole performance di Angelo Capelli, che tra i fedelissimi di Formigoni è risultato tra i migliori in Lombardia in termini di preferenze.

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