Le Penne Nere di Cisano sono indiavolate. Nella notte tra martedì e mercoledi un gruppo di malviventi ha approfittato del buio portando via dalla storica sezione cisanese l’aquila di bronzo posta in cima al cippo che ricorda l’ottantesimo anniversario di fondazione del gruppo. Un cimelio carissimo per gli Alpini cisanesi, ma anche il terzo furto subito dalla sezione nel giro di poco più di due mesi. Ed esplode la rabbia.
Così, il capogruppo della sezione Giancarlo Sangalli spiega l’accaduto. "Ogni mattina, da buon Alpino, passo a controllare se nella sezione è tutto a posto – un gesto che già denota il grande attaccamento di questi uomini, portatori sani di valori e ricordi d’altri tempi – e purtroppo ieri mattina sono rimasto a bocca aperta. Ho subito notato che mancava l’aquila di bronzo, posta sopra il monumento che ricorda la nostra fondazione. E’ davvero triste constatare che ormai i ladri non si fermano davanti a nulla, neanche a una delle associazioni più amate. Non c’è davvero più religione".
Poco importa del valore economico, era un dono. E’ il simbolo che non c’è più, che fa male. I ladri hanno agito indisturbati, approfittando del buio della notte. Non deve essere stato neanche un lavoro semplice, poiché l’aquila bronzea era fissata ad una roccia. E non è purtroppo il primo episodio. Un analogo furto, racconta il capogruppo cisanese, “è accaduto alla sezione di Osio Sotto. Anche lì, un’aquila trafugata”.
E la stessa sezione cisanese ha ricevuto brutte visite negli ultimi due mesi. "A fine dicembre ci hanno portato via un abbeveratoio in roccia che avevamo portato dal Trentino. A Natale, invece, ci hanno rubato le campane del campaniletto della Cappella Alpina di Uccellera. Ci hanno preso di mira. Siamo senza parole: crediamo di essere una delle associazioni più amate da tutti. Eppure, non si fermano neppure davanti a questi simboli".
Il gruppo ha prontamente presentato denuncia ai Carabinieri di Cisano. Nella speranza di riuscire a rintracciare i colpevoli e riportare l’aquila al suo posto, di guardia alla sezione.
Gianluca Mercuri
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