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Nel 2012

Ufficio Vertenze Cisl Coinvolti 9mila lavoratori 16 milioni recuperati

Ancora un anno in trincea per l’Ufficio Vertenze della Cisl di Bergamo: nel 2012 intercettati oltre 9mila lavoratori e 16 milioni di euro di spettanze recuperati, di cui più di 13 dai fallimenti.

Un altro anno denso di attività, in cui la crisi fa ancora la parte del leone. Quelli dell’Ufficio Vertenze della Cisl di Bergamo sono stati 12 mesi di “trincea”: oltre 9.000 lavoratori “intercettati”, 16 milioni di euro recuperati e una serie sempre più massiccia di cause combattute a fianco di persone che dal lavoro hanno ricevuto ingiustizie.

Come si può facilmente comprendere dai dati, emerge dall’attività svolta nel periodo 2010 – 2012 un elevato volume di vertenze attivate, per lo più relative al recupero dei crediti da lavoro non erogati anche dopo parecchi mesi dalla naturale maturazione; inoltre anche la contestazione dei licenziamenti ritenuti illegittimi riveste ancora un’importante settore di intervento e di tutela dei diritti.

“A questo proposito vale la pena sottolineare – dice Salvatore Catalano, responsabile dell’Ufficio Vertenze di via Carnovali – che, sempre dal nostro osservatorio, il numero dei licenziamenti impugnati segue il trend della vertenzialità in generale e pare, per il momento, non abbia subito i temuti effetti della legge Fornero”.

Altro dato significativo è la crescita sensibile della vertenzialità nel pubblico impiego, settore fino a oggi ritenuto intoccabile e ipergarantito. L’ufficio vertenze Cisl di Bergamo nell’anno 2012 ha complessivamente intercettato circa 9 mila lavoratrici e lavoratori, per consulenze e informazioni che per molti si sono trasformate in vere e proprie vertenze. Un dato significativo è rappresentato dall’entità delle spettanze che la Cisl ha recuperato per i propri assistiti che ha raggiunto quasi 16 milioni di euro, di cui più di 13 dai fallimenti.

“I dati sulle procedure fallimentari ci dicono che viviamo ancora una situazione drammatica: seppur il numero assoluto dei fallimenti consumati nella nostra provincia si è attestato su 285 procedure contro le 281 del 2011, è da segnalare il crescente numero dei lavoratori coinvolti (1.282 rispetto a 1.180 del 2011) provenienti da 222 aziende. Il dato indica che cominciano ad essere coinvolte aziende di dimensioni più importanti. Gli effetti della crisi si fanno sempre di più sentire ed i lavoratori ne sono le prime vittime, tanto che molti (oltre il 70%) lamentano di non venire pagati; il contenzioso nella maggioranza dei casi è attivato contro aziende che non ricorrono al lavoro nero, ma che riguarda rapporti di lavoro regolari. Purtroppo in molti casi pur avendo riconosciuti i diritti da parte della Magistratura non riusciamo ad avere giustizia nel recupero dei crediti. Il nostro diritto societario purtroppo consente creazioni di scatole vuote e di trasferimenti di società di capitali che consentono a molti datori di lavoro di sfuggire alle loro responsabilità”.

L’azione sindacale che svolge l’ufficio vertenze Cisl è fondamentale in un momento di grave crisi che produce i suoi effetti su migliaia di lavoratori e lavoratrici bergamasche – afferma Ferdinando Piccinini. Non dobbiamo abbassare la guardia sui rischi di nuovi sfruttamenti e di lavoro irregolare che in questa situazione di mancanza di lavoro rischia di diventare un’ulteriore elemento di ricatto nei confronti delle persone”.

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