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Bergamo

Bilancio Guardia di Finanza Nel 2012 sottratti al fisco più di 1,5 miliardi di euro

Presentati i dati dell'azione delle Fiamme Gialle a Bergamo e provincia. Sottratti al fisco 1.525 milioni di euro (+18.3% rispetto al 2011). Controlli specializzati e calibrati per colpire l'evasione in diversi settori.

Ci sono la mancata emissione dello scontrino e l’illecito della spesa pubblica, ci sono il sequestro di droga e il contrasto dell’economia sommersa. Sono molte le voci del bilancio 2012 redatto dal Comando Provinciale di Bergamo che vede impegnati 400 finanzieri, 11 ufficiali coordinati dal comandante provinciale Giovanni De Roma. Nelle voci che non compaiono a bilancio ci sono anche gli attestati di stima, con lettere e telefonate per l’opera che svolgono le Fiamme Gialle sul territorio. Un’attività che vede impegnati di diversi reparti: il Nucleo di Polizia Tributaria di Bergamo, il Gruppo di Bergamo, le Compagnie di Orio al Serio e di Treviglio, la tenenza di Clusone e le brigate di Costa Volpino e Sarnico.

EFFETTO MEDIATICO

Chi non paga le tasse ruba dalle tasche di altri cittadini è forse la molla che ha spinto centinaia di cittadini a rivolgersi al 117 per segnalare casi di evasione totale, di lavoro irregolare e di altri illeciti fiscali. Sono 331 le chiamate al 117, di cui 87 anonime (che non vengono prese in considerazione), con un incremento superiore al 500% rispetto al 2011, anno in cui comunque era stato registrato un sensibile aumento. Nella lotta all’evasione fiscale sono stati eseguiti 1.438 interventi, che hanno permesso di accertare 240 reati fiscali e denunciare all’autorità giudiziaria 221 responsabili, di segnalare ai competenti Uffici delle Entrate somme su cui non sono state pagate le imposte per circa 643 milioni di euro; di quantificare ritenute non operate e non versate dai sostituti d’imposta per oltre 238 milioni di euro, riferibili ad una base imponibile di circa 882 milioni di euro sottratta a tassazione (tali importi sono riferibili essenzialmente al contrasto dell’evasione fiscale internazionale); infine di scoprire violazioni all’imposta sul valore aggiunto per 77,5 milioni di euro. Complessivamente sono stati quindi sottratti ad imposizione 1.525 milioni di euro (+18,3% rispetto al 2011, quando l’importo totale è stato di 1.289 milioni di euro).

BENI SEQUESTRATI

Con lo strumento del sequestro “per equivalente” è stato possibile sottrarre alla disponibilità degli evasori fiscali beni per oltre 108 milioni di euro con un incremento del 1.033% rispetto al 2011. E sul fronte del contrasto all’economia sommersa sono stati scoperti 138 soggetti di cui 117 evasori totali, ossia completamente sconosciuti al Fisco e 21 evasori paratotali (che hanno cioè dichiarato materia imponibile inferiore al 50% di quella effettivamente prodotta). Le somme sottratte alla tassazione da questi evasori sono risultate pari a circa 538 milioni di euro con un’Iva pari a 56,5 milioni di euro.

Nel 2011 gli evasori totali e paratotali erano stati 105 (83 totali e 22 paratotali) e pertanto è stato registrato un aumento del 31%. Anche la lotta al sommerso di lavoro ha prodotto risultati significativi, permettendo di individuare 172 posizioni non in regola di cui 83 lavoratori “in nero” (cioè trovati sui luoghi di lavoro senza essere regolarmente assunti) e 89 lavoratori “irregolari” (cioè regolarmente assunti ma nei cui confronti sono state accertate irregolarità quali, per esempio, la percezione di “fuori busta”).

SCONTRINI FISCALI

Particolarmente incisivi si sono rivelati i controlli sulla regolare emissione dello scontrino e della ricevuta fiscale. Infatti, su 4.228 controlli eseguiti, ben 1.444 sono risultati irregolari: in sostanza nella provincia di Bergamo circa uno scontrino su tre non viene emesso, con un aumento di irregolarità dal 25,85% al 34,15%.

I FALSI POVERI

Per quanto concerne le attività in tema di prestazioni sociali agevolate, rivolte a coloro che hanno percepito erogazioni di denaro pubblico dichiarando di non superare una determinata soglia di reddito, in 35 casi su 225 controlli effettuati è stato accertato che in realtà l’agevolazione non spettava (con una percentuale di irregolarità pari al 15,5%). La violazione più frequente riguarda l’autocertificazione di cittadini che attestano un falso Isee e ottengono prestazioni mediche totalmente esenti da ticket.

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