Attacco frontale del tesoriere del Pd Antonio Misiani e del segretario regionale Maurizio Martina nei confronti del candidato della Lega Nord Roberto Maroni. I due esponenti del Partito democratico accusano il leader del Carroccio di aver tagliato 11 miliardi di euro alla Lombardia con i provvedimenti presi durante il governo Berlusconi. Il Pd tocca nel vivo un argomento caro alla Lega Nord, che basa tutta la campagna elettorale sul mantenimento del 75% delle tasse al Nord. Una promessa che sta facendo risalire le quotazioni di Maroni, che dovrà vedersela con Umberto Ambrosoli. "Quando Roberto Maroni ha governato da ministro il Paese, e quindi anche la Lombardia le manovre economiche votate dalla Lega negli anni del governo Berlusconi, tra tagli alla sanita’, ai trasferimenti agli enti locali e alla Regione e inasprimento del patto interno di stabilita’, hanno sottratto negli anni 2009-2013 oltre 11 miliardi di euro alla Regione, ai Comuni e alle Province lombarde". "I numeri – continuano Martina e Misiani – dicono piu’ di mille parole. Soprattutto quando si e’ in campagna elettorale e alcuni esagerano con le facili promesse. A regime il taglio equivale a circa il 15% della spesa corrente degli enti territoriali lombardi. Con che credibilita’ ora Maroni propone di trattenere il 75 per cento delle imposte in Lombardia? Anziche’ sviare le domande scomode il leader della Lega farebbe bene a rispondere nel merito dei temi che gli vengono posti".
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