Quella distribuzione di spray al peperoncino non s’ha da fare. Anche mercoledì mattina, come successo un giorno prima sempre nello stesso padiglione del nuovo ospedale, la dirigenza del Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha cercato di allontanare i sindacalisti della Nursind (il sindacato del personale infermieristico) che stava distribuendo ai propri iscritti l’arma di difesa. “Un’iniziativa – ha spiegato l’infermiera impegnata nella distribuzione – nata dopo le tante lamentele dei nostri iscritti, soprattutto donne, che ci hanno raccontato di non sentirsi al sicuro quando la sera, nelle ore più buie, raggiungono la loro macchina per tornare a casa dopo il lavoro”.
Intorno alle 12, quando la distribuzione era iniziata da un’ora, le quattro guardie giurate in servizio sono arrivate sul posto. “Dovete andarvene, ci hanno mandato per dirvi che non potete stare qua”.
Un invito, partito proprio dalla direzione (come confermato dalla guardia) che è piaciuto poco a Donato Carrara, segretario provinciale della Nursind: “Noi da qua non ci muoviamo – è stata la risposta -. Abbiamo annunciato la nostra iniziativa alla direzione con un comunicato, quindi siamo in piena regola. Non stiamo vendendo nulla, stiamo solo cercando di dare un aiuto al personale infermieristico che ci ha spiegato il disagio. Ma forse – ha continuato Carrara – diamo fastidio alla direzione perché siamo stati l’unico sindacato che durante il trasloco ha alzato la voce”.
Dopo un leggero battibecco tra Carrara e una delle quattro guardie giurate (placato anche grazie all’intervento dell’ex consigliere regionale Gabriele Sola), è stata ristabilita la calma e la distribuzione è continuata fino alle 14.30, come da programma.
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