Un coraggioso cuore polacco nel ghetto: Irena Sendler, è la storia di una infermiera polacca che salvò 2.500 bambini ebrei, facendoli uscire di nascosto dal ghetto di Varsavia, fornendo loro falsi documenti e trovando rifugio per loro in case fuori dal ghetto.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime dell’Olocausto e in onore di coloro che, a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati.
A Bergamo il Consiglio delle Donne vuole onorare una di queste persone che, in quel periodo, nella Polonia occupata, hanno cercato di aiutare gli ebrei: Irena Sendler (da nubile Irena Krzyzanowska), un’infermiera e assistente sociale polacca, che collaborò con la Resistenza durante la Seconda guerra mondiale.
Insieme con una ventina di altri membri della Resistenza polacca, salvò 2.500 bambini ebrei, facendoli uscire di nascosto dal ghetto di Varsavia, fornendo loro falsi documenti e trovando rifugio per loro in case fuori dal ghetto.
Per far conoscere questa eroica figura e onorarla, il Consiglio delle Donne e l’Assessorato Politiche Sociali e Pari Opportunità, con la collaborazione dell’associazione Infanzia&Città, ha invitato a Bergamo, la dottoressa Domenica Pittarelli, specialista in Relazioni Internazionali e membro della Comunità Polacca di Torino
All’incontro, che si svolgerà sabato 26 gennaio alle 10,30 nella Sala consiliare di Palazzo Frizzoni in piazza Matteotti a Bergamo, sono invitati anche gli studenti di alcune scuole superiori.
L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.
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