“Insinuare che una persona è gay, con i dovuti modi e toni, non è una diffamazione perché l’affermazione non è più idonea ad offendere il prestigio”. Presa di posizione storica del pm di Bergamo Gianluigi Dettori che ha chiesto l’archiviazione per Sabrina Ferilli, denunciata per aver offeso l’onore del collega Francesco Testi.
I due erano stati pizzicati dal settimanale Oggi, che viene stampato in Bergamasca, in atteggiamenti che avrebbero potuto lasciare intendere che ci fosse qualcosa di tenero. Il rotocalco li sbatte in prima pagina ipotizzando la liason. Ma l’attrice romana si affretta a smentire dichiarando all’Ansa: “Le foto sono di un set e ciò verrà dimostrato. Smentisco di aver mai avuto e mai potrei avere rapporti intimi di qualsiasi genere e natura con Francesco Testi, attore della fiction "Baciamo le mani", prodotta dalla scuderia Tarallo di cui Testi fa parte e a cui è legato da profondi rapporti”. Testi querela l’attrice, ma il pm decide di archiviare perché “l’omosessualità non è più oggetto di riprovazione”.
L’avvocato di Francesco Testi Alessandra Capalbo però smentisce questa ricostruzione giornalistica e dichiara: "In realtà le circostanze, così come riportate, non rispondono al vero in quanto il Pubblico Ministero nella propria richiesta di archiviazione non ha sostenuto che ‘dare del gay’ ad una persona non sia offensivo; ma che nel caso di specie le dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla signora Sabrina Ferilli non si riferiscano a rapporti di natura omosessuale tra il signor Francesco Testi ed il produttore Alberto Tarallo. Pertanto, tali dichiarazioni non possono ritenersi diffamatorie".
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