Di solito sono le amministrazioni locali a contribuire, economicamente parlando, all’attività delle associazioni, riconoscendo loro un ruolo importante in ambito sociale e aggregativo. In tempi di grave crisi economica accade, però, che sia un’associazione (in questo caso il gruppo Alpini di Gorle) a costituire un fondo da 5 mila euro a favore delle famiglie in difficoltà, mettendolo a disposizione del Comune dell’hinterland. Un contributo che va a sostenere le casse comunali e, in particolare, il settore dei servizi sociali, in grave sofferenza per le ristrettezze a cui sono sottoposti gli enti locali.
Un’iniziativa, quella delle Penne Nere locali, che si instaura in un percorso, ormai ventennale, all’insegna della solidarietà, del volontariato e dell’aiuto concreto alle popolazioni più svantaggiate: dal sostegno all’attività delle suore della Beata Madre Teresa di Calcutta impegnate nell’assistenza ai ragazzi portatori di handicap alla realizzazione di un impianto di raccolta d’acqua in Bolivia, dalla collaborazione con i reparti di pediatria e chirurgia pediatrica degli Ospedali Riuniti di Bergamo all’organizzazione, in collaborazione con il campione delle due ruote Giovanni Sala e il Motoclub Chieve, della gara di enduro benefica a sostegno della missione di Suor Isolina ad Atar (Mauritania).
Ma, come rivendicano con orgoglio le stesse Penne Nere gorlesi, “il gruppo Alpini di Gorle non si ferma mai”. Ed ecco che, dopo aver sostenuto iniziative benefiche sparse qua e là per il mondo, lo sguardo degli alpini si è rivolto laddove vige un’altra emergenza, ossia in casa propria. E questa emergenza si chiama crisi.
“Dopo aver raccolto i fondi all’interno del gruppo abbiamo deciso di destinarli, tramite il Comune, alle famiglie in situazioni di disagio del nostro territorio- ha spiegato Pietro Merelli, storico capogruppo degli Alpini di Gorle- perché, purtroppo, l’emergenza delle nuove povertà si avverte in maniera pesante anche a Gorle: parallelamente abbiamo deciso di destinare alla parrocchia di Gorle 17 buoni-pasto da 30 euro l’uno a favore dei bisognosi e 1000 euro ai genitori dei ragazzi portatori di handicap per le spese di vestiario. Nonostante i contributi sul territorio siano aumentati, il nostro sostegno economico alle missioni all’estero rimarrà inalterato”.
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