Spese per l’attività politica o sfizi personali? Sarà un’inchiesta a fare luce sui rimborsi chiesti da Marcello Raimondi, Carlo Saffioti e Roberto Pedretti, i tre consiglieri bergamaschi indagati dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo. I tre sono stati invitati a comparire davanti ai magistrati per spiegare nel dettaglio le spese effettuate. In totale Carlo Saffioti si è fatto rimborsare 98 mila euro in cinque anni, 69 mila euro Marcello Raimondi, mentre il leghista Roberto Pedretti 37 mila e 732 euro in due anni e mezzo. All’invito di comparizione sono state allegate anche le liste di tutti rimborsi.
Per esempio, Carlo Saffioti, Pdl, vicepresidente del Consiglio regionale, dovrà spiegare come mai il 13 dicembre 2010 ha speso 6100 euro per un pranzo. E ancora due cene da circa 1200 euro “Da Vesuvio” e “Da Lupo” (le località non sono indicate. Tra le spese rimborsate ci sono anche inserzioni pubblicitarie per la Spm e perfino una birra alla Gasthaus.
Il consigliere Roberto Pedretti è invece affezionato alla tecnologia. Dal 2010 ha comprato un iPad, un iPhone, un Apple Case, un McBook Air, un dvd e le costose garanzie “Care”, il tutto per 3600 euro, più altri 1600 spesi da Mediaworld.
Anche Marcello Raimondi, Pdl, non disdegna i gadget tecnologici: compra nove computer in cinque anni, paga l’agenzia “L’azzurro” per l’organizzazione di un convegno. Anche in quest’ultimo caso si sprecano pranzi e cene.
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