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La replica

Atalanta, parla Stendardo “Voglio essere un esempio anche per i più giovani”

Il difensore napoletano è tornato a parlare dopo la tre giorni di esami che ha sostenuto a Salerno: "Spero sia andato tutto bene, per me si tratta del coronamento di un sogno e mi auguro che tutto questo possa essere d'esempio per i giovani".

Finita la tre giorni di esami di Stato, Guglielmo Stendardo è tornato a parlare. L’ha fatto senza alzare i toni, senza scatenare polemiche e con tutta la tranquillità possibile, come confermano le parole rilasciate a Sky nella mattinata di venerdì: “L’importante è che sia andato tutto bene – ha spiegato il difensore napoletano -, per me si tratta del coronamento di un sogno e mi auguro che possa essere d’esempio per i giovani: nel calcio e nello sport si possono ottenere risultati importanti anche nello studio. La situazione con l’Atalanta? Di questo ora non voglio parlare, appena tornerò a Bergamo ci saranno i tempi e i modi per risolvere tutto. Gli scritti spero siano andati bene, sono fiducioso, anche se sappiamo tutti quanto sia difficile l’esame di abilitazione”.

Stendardo, maltempo permettendo, dovrebbe tornare a Zingonia venerdì, dove potrebbe subito avere il primo faccia a faccia con Colantuono e con Marino che mercoledì, in conferenza stampa, hanno confermato che è in arrivo una multa per il difensore ex Lazio che lunedì scorso, invece di partire con la squadra per la trasferta di Roma (martedì sera i nerazzurri hanno giocato il match di Coppa Italia contro i giallorossi di Zeman, perdendo 3-0), si è imbarcato per Salerno dove ha sostenuto l’esame di Stato per diventare un avvocato professionista, seppur senza il permesso dell’allenatore e, quindi, della società.

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