La lettera

“Sacbo difende Ryanair Ma chi tutela la nostra salute?”

Gabriella Pesce, a nome dell'Associazione "Colognola per il suo futuro", interviene dopo che i vertici di Sacbo hanno incontrato i parlamentari bergamaschi per chiedere loro un aiuto in favore di Ryanair.

Gabriella Pesce, a nome dell’Associazione "Colognola per il suo futuro", interviene dopo che i vertici di Sacbo hanno incontrato i parlamentari bergamaschi per chiedere loro un aiuto in favore di Ryanair.

 

Spettabile Redazione,

il 23 novembre 2012 la Sacbo ha incontrato i parlamentari bergamaschi per chiedere loro aiuto in favore di Ryanair, che in base al decreto sviluppo sarebbe obbligata a versare in Italia tasse e contributi previdenziali per il personale che ha la sua base negli scali nazionali. Con molta amarezza e disillusione ho letto sul giornale quanto affermato da Radici in merito a quell’incontro: “Tutti si sono dimostrati molto sensibili su questo tema… speriamo facciano presente a chi di dovere e nelle sedi opportune gli interessi del nostro territorio”.

A noi cittadini non è invece concesso il privilegio di tanta considerazione: evidentemente non siamo parte integrante degli interessi del territorio!

Da anni lamentiamo il silenzio della classe politica bergamasca sulla quotidiana violenza che molti di noi subiscono a causa del continuo, incessante sviluppo dell’aeroporto. Alle nostre richieste di rispettare il limite di movimenti annui e di unità di traffico, come previsto da norme e prescrizioni e come in precedenza confermato e promesso da molti politici, la risposta della Pubblica Amministrazione non si è fatta attendere: nel dicembre 2010 un ordine del giorno del Consiglio Comunale di Bergamo ha “semplicemente” cancellato quel limite!

Qui a Colognola siamo massacrati ogni giorno dal sorvolo a bassa quota degli aerei in decollo; il nostro quartiere, da sempre classificato come residenziale, è divenuto zona di rispetto aeroportuale, nonostante ciò non fosse affatto previsto dal Piano di Sviluppo Aeroportuale: qualche politico ha denunciato tale situazione, è insorto contro tale violenza? Solo silenzio!

Il danno meno visibile, ma ancor più devastante, è l’inquinamento atmosferico, di cui nulla sappiamo: in molte zone ad alta criticità, come la nostra, i controlli sono effettuati con centraline mobili, solo sporadicamente, per brevi periodi. Da anni chiediamo centraline fisse atte a rilevare la qualità e la quantità di inquinanti che ogni giorno ci avvelenano.

La risposta della P.A. di fronte alle nostre richieste? Solo silenzio! E quanto costano a noi contribuenti le operazioni di co-marketing, il sostegno economico fin qui garantito alla Ryanair? Sembra che il nostro destino sia solo pagare: pagare per vedere quotidianamente avvelenata la nostra vita, pagare per vedere svalutato il valore delle nostre case, pagare per sostenere un apparato statale il cui compito prioritario dovrebbe essere la tutela dei nostri diritti, primi fra tutti quelli a salute e sicurezza. E poi ci si chiede perché la gente percepisca la politica come un potere che sembra aver dimenticato i suoi compiti istituzionali, un potere lontano dai cittadini, che vorrebbero innanzitutto garanzia e tutela. Un amaro saluto, anche a nome di tanti altri cittadini che non si sentono affatto tutelati.

Gabriella Pesce

a nome dell’ Associazione “Colognola per il suo futuro”

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