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Le interviste

Il sorriso di Merlo “Abbiamo vinto un’altra battaglia”

Grande soddisfazione in casa Foppa dopo la bella vittoria ottenuta contro la Chateau d'Ax Urbino. Il capitano: "Abbiamo messo il cuore in ogni pallone". Contento anche coach Lavarini: "Un grandissimo risultato".

Il tecnico Stefano Lavarini festeggia il terzo successo consecutivo. “Quando parti senza grandi aspettative su di te, sei più rilassato, giochi con più tranquillità. Poi quando le crei le aspettative, grazie a buoni risultati, sembra facile giocare con chi è partito soltanto peggio di te in campionato ma che ha buone qualità, come Urbino. Automaticamente sembra quasi che devi essere tu a condurre il gioco. Però per condurre il gioco c’è un’altra difficoltà, serve continuità, capacità di mantenere il livello di gioco molto alto. Aver fatto dei bei risultati nelle prime tre giornate, anche inaspettati, magari ha cambiato le aspettative di qualcuno. Io reputo questo successo sofferto un grandissimo risultato della nostra squadra, che si è comportata ancora una volta da squadra. Mi auguro che la conferma di queste caratteristiche unita alla presa di coscienza di quello che dobbiamo fare per crescere ci aiuti e magari un’altra volta otterremo anche un successo più rotondo. Ma non dimentichiamo che poteva anche andare a finire che vincevano gli altri e noi rimanevamo a bocca asciutta".

La scelta di togliere Diouf per Brown? “Diouf stava facendo fatica in attacco e subiva a muro e ho ritenuto di far giocare Blair che in allenamento sta crescendo. Qui c’è una squadra giovane e tutti possono essere titolari per certi versi. Tutti sono pronti e tutte le volte che ho pescato qualcuno fuori ha fatto bene e questo vuol dire che tutti sono sulla lunghezza d’onda giusta. Anche Devetag e Klisura hanno fatto quello che dovevano quando chiamate in causa”.

 

Enrica Merlo, capitana in pectore ma non a referto, è sommersa come sempre dall’abbraccio dei tifosi a fine partita. “La cosa che ho detto durante il timeout del quinto set è che la sofferenza è la chiave di ogni nostra partita, su ogni pallone si vede il cuore, cerchiamo di tirar su ogni pallone, non ci demoralizziamo mai. L’importante poi è portare a casa il risultato e anche questa volta ci siamo riuscite. Non ci siamo date degli obiettivi ad agosto, dobbiamo avere fiducia e lavorare bene, giochiamo al massimo e cerchiamo di onorare la maglia, poi alla fine vediamo dove saremo”.

3-2 con le Big, 3-2 con Urbino. Crede che sia più facile per voi affrontare le cosiddette grandi o le squadre sulla carta di pari livello? “Ogni partita è difficile, un campo di battaglia perché siamo una squadra completamente nuova, noi dobbiamo crescere e fare esperienza insieme come gruppo sia affrontando le grandi che con tutte le altre squadre. C’è grande equilibrio”.

 

La centrale Francesca Devetag, che martedì compirà 26 anni, ha festeggiato con un successo il compleanno. Come mai giochi solo a partita iniziata? “Rispetto sempre le scelte dell’allenatore e della società, cerco di allenarmi al meglio per far vincere la squadra quando entro, abbiamo dimostrato di essere un gruppo unito e il merito è proprio del nostro staff tecnico che lavora benissimo in settimana. Ora sono anche un po’ arrabbiata perché ho subito qualche mani fuori di troppo, posso migliorare”.

Ti aspettavi una partita così tirata? “Loro hanno lottato su ogni palla, hanno iniziato da subito a difendere tantissimo e abbiamo dovuto avere pazienza. E’ stata una bella partita, adesso sotto con Bologna.” Dove arriverà l’ennesimo tie-break? “No dai, scherzi? Speriamo di no… Andremo a Bologna per fare bottino pieno. Finora hanno conquistato pochi punti ma non sono da sottovalutare, servirà ordine in campo e attenzione”.

 

La palleggiatrice Kathleen Weiss è sempre più calata nel ruolo. Come hai visto la squadra? “Ormai siamo abituate a giocare cinque set, ogni punto in classifica ce lo siamo sudate. Dobbiamo essere più costanti, oggi dopo tre set abbiamo ritrovato la nostra strada, giocando meglio, merito anche a loro che hanno difeso tanto. Alla fine ho insistito di più con le centrali ed è andata bene”.

Come ti trovi nel nuovo ambiente? “Tra di noi ci troviamo bene con tutte, sappiamo che serve il contributo di tutti, con così tante partite non possiamo giocare in sei per tutto l’anno e il gruppo alla lunga fa la differenza”.

Alberto Caprini

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