Non ce l’ha fatta il bimbo di 15 mesi che nel pomeriggio di giovedì 8 novembre era finito nelle acque gelide dell’Adda, al parco della Bisarca di Trucazzano, abbracciato alla madre che tentava il suicidio.
Il cuore del piccolo, dopo che la madre era tornata a riva, si era fermato. Subito soccorso da alcuni passanti, il piccolo era stato trasportato in elicottero all’ospedale San Raffaele di Milano, dove è stato ricoverato in rianimazione. Il bimbo è spirato nella giornata di oggi, venerdì 9 novembre.
La madre, una trentacinquenne originaria del Burkina Faso, abitante a Mozzanica era stata trovata ieri in stato confusionale sulla riva dell’Adda. Era arrivata in riva al fiume con la sua auto, una vecchia Peugeot 206, con il figlio fasciato al corpo, come usano le donne africane, si è lasciata scivolare nel fiume. Poi deve averci ripensato ed è tornata ha riva, ha posato a terra il piccolo in fasce ed ha iniziato a vagare. Alcuni passanti che hanno notato il gesto della donna si sono avvicinati, l’hanno soccorsa e subito si sono accorti del piccolo in fin di vita.
La 35enne, soccorsa, si trova ora ricoverata in un reparto di Psichiatria all’ospedale di Melzo. Il gesto disperato della donna, secondo la ricostruzione dei carabinieri, è dovuto ad una situazione di enormi difficoltà economiche e familiari alle spalle. Alla 35enne africana erano stati sottratti pochi mesi fa due figli avuti da un precedente matrimonio, ora affidati ai servizi sociali. Il piccolo di quindici mesi, deceduto nella gironata di oggi, era il figlio del secondo marito. Recentemente aveva perso il lavoro facendola piombare in una situazione economica estramamente precaria. Temeva che, nelle sue condizioni, avrebbe potuto perdere anche il figlio più piccolo.
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