La Pilomat Srl di Grassobbio, microimpresa bergamasca che si distingue tra i leader mondiali nella produzione di automatismi per il controllo agli accessi con tecnologie a scomparsa, amplia ulteriormente la propria gamma di prodotti, sviluppando un nuovo tipo di dissuasore antiterrorismo riservato a moto e biciclette al fine di garantire la difesa ai massimi livelli degli accessi carrali di siti sensibili come aziende, ambasciate, comandi di polizia, basi militari e palazzi ministeriali.
Bruno Toffetti, amministratore delegato dell’azienda, ha spiegato in cosa consiste a Il Sole 24 Ore: “Sarà una pedana d’acciaio spessa 15 millimetri, lunga da due a sei metri e che si solleva per un metro di altezza con un angolo di 45 gradi. Un muro contro le moto-bomba”.
Anche per la Pilomat il segreto del successo, oltre alla forte specializzazione in un settore di nicchia dell’industria della sicurezza, sta nell’internazionalizzazione: i suoi prodotti automatici antiterrorismo ultimamente hanno trovato casa in Arabia Saudita, Kuwait e Messico.
“La chiave della crescita è l’export – ha continuato Toffetti – perché il fatturato in Italia si sta riducendo sempre di più e di fatto non si investe. Ora siamo a circa un decimo del giro d’affari, mentre nel 2008, prima della crisi, il mercato domestico pesava per il 40%. Il 2012 si chiuderà con un altro record di vendite: 8,5 milioni di ricavi contro i 6,9 del 2011”.
Oltre alla sicurezza, però, si lavora anche sul piano ambientale visto che la Pilomat sta sviluppando, con la collaborazione di un’altra società, una nuova miscela a base di acqua che possa sostituire l’olio minerale nel circuito idraulico di sollevamento dei dissuasori.
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