Il Comune di Bergamo perde piazza Terzi in Città alta, di fronte al palazzo storico della famiglia Terzi. I discendenti dell’antica casata hanno vinto una causa che durava da alcuni anni. La sentenza è stata pronunciata dalla corte d’appello di Brescia il 26 ottobre 2012. Il giudice stabilisce che la proprietà della piazza è esclusiva della famiglia: nel corso delle varie udienze infatti sono stati presentati documenti, anche di valore storico, a sostegno della richiesta degli eredi. “La sentenza dichiara la piena ed esclusiva proprietà – si legge nel testo – in capo agli attori, della denominata piazzetta Terzi in conformità ai titoli di acquisto dimessi. Condanna il Comune di Bergamo a rifondere agli appellanti le spese di due gradi di giudizio”, circa 10 mila euro.
La diatriba tra amministrazione e famiglia Terzi sembrava risolta nel 2009, quando il Consiglio comunale ha approvato una delibera che metteva la parola fine sulla questione. Dopo anni di tira e molla (il primo ricorso è del 1994, ndr) il Comune aveva trovato un accordo con la famiglia che acconsentiva alla cessione della piazza all’ente, ottenendo allo stesso tempo il divieto di parcheggio sull’area eccezion fatta per quattro posti auto a disposizione dei Terzi. L’accordo prevedeva anche l’abbandono la causa legale con compensazione delle spese. Nonostante il voto favorevole dell’amministrazione gli eredi hanno deciso di non sottoscrivere la convenzione e di proseguire la battaglia legale. La giustizia ha dato loro ragione. Potranno disporre della piazza come vorranno, anche se nella memoria conclusionale della clausola esprimono l’intenzione di non precludere il passaggio pedonale e carrale nella piazzetta.
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