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L'intervista

Da Bergamo a Palermo per far vincere Crocetta “Sarà primavera siciliana”

L'assistente e braccio destro del neo presidente della Sicilia, Rosario Crocetta, è una bergamasca: Michela Stancheris. Già assistente parlamentare di Pia Locatelli a Bruxelles, oggi è a fianco dell'uomo che annuncia la primavera siciliana.

"Voglio che il cinquanta per cento della mia giunta sia composta da donne" annuncia il neo-governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. Una dichiarazione che va vista anche in chiave personale, l’assistente e braccio destro di Crocetta dal 2009 è una donna. Una donna bergamasca. Si chiama Michela Stancheris, ha 31 anni ed è originaria del quartiere di Redona in città.

Dopo il liceo classico Sarpi e l’università è stata assistente parlamentare a Bruxelles per un’altra bergamasca: l’europarlamentare Pia Locatelli.

“Sono abituata a guardare a nuovi orizzonti, prima con Pia Locatelli che è avanti centro metri sugli altri e ora con Crocetta che è un uomo eccezionale” racconta a bassa voce al cellulare Michela. È in auto con Crocetta, stanno andando a festeggiare la vittoria a Gela, paese natale del neo-presidente della Regione Sicilia.

“Quando Pia Locatelli ha terminato la sua esperienza all’Europarlamento, Crocetta mi ha chiesto se potevo seguirlo come assistente a Bruxelles. Non ci ho pensato due volte, amo i paesi nordici”.

Scusi, ma ora è a Palermo.

“Sì, lo so. La mia è un’immigrazione al contrario dal profondo Nord sono arrivata in Sicilia. Siamo scesi lo scorso giugno, pensavo che la parentesi fosse breve, non sembrava ci fossero le condizioni per una vittoria, ed invece rimanendo a fianco di Crocetta ho seguito una campagna elettorale fatta tra la gente, in mezzo alle persone, a fianco di chi vive i problemi quotidiani. È un uomo straordinario. Il suo motto è ‘rigore senza macelleria sociale’, punta ad eliminare gli sprechi della regione revocando le consulenze esterne: già lunedì, al suo primo giorno da presidente, ha licenziato una persona”.

Come è stata questa campagna elettorale?

“È stata un’esperienza molto positiva. È stata una campagna low cost ma non abbiamo mai perso il nostro orizzonte che erano e restano le persone. Se ai comizi veniva contestato, Crocetta era capace di scendere e di parlare con chi protestava e alla fine riusciva persino a convincerlo. Il contatto con gli elettori, l’atmosfera, il dialogo continuo con le diverse categorie sociali, nei quartieri come nei paesi, mi hanno fatto tornare ad una politica vera, lontano dai palazzi. La sua è una politica che non fugge dalla realtà, ma cerca di affrontarla, per capirla e trovare la soluzione più adatta”.

Hai preso casa a Palermo?

“No. Vivo in una camera all’Atelier sul Mare di Antonio Presti, un albergo-museo d’arte contemporanea a Castel di Tusa, vicino a Cefalù, dove abbiamo anche la nostra base operativa. Certo ora dovrò ripensare alla mia sistemazione”.

Non pensava ad una vittoria di Crocetta?

“Crocetta è un uomo con un grande fiuto politico, comprende le necessità delle persone, recepisce le istanze e ho capito che potevamo farcela per la sua grande capacità politica. Il termometro della situazione per Crocetta non sono i giornali che non legge quasi mai per non farsi condizionare o i palazzi, ma le persone. È un uomo che saprà stupire, perché se da una parte in Sicilia è emersa la protesta con un certo tipo di voto, ebbene Crocetta rappresenta la rinascita dell’orgoglio siciliano”.

Crocetta ha già annunciato che la sua giunta sarà per metà rosa.

“Sì, si batterà perché sia così. Crede nelle donne e nei giovani, io che ho 31 anni sono la più vecchia nel suo staff”.

E ora che farà? Come vede la sua vita?

“La mia vita sarà un dramma: resterò zitella – scherza Michela –. Qui a 31 anni si è già sposati e con famiglia. Torniamo seri: devo sottolineare che quando sono arrivata a Palermo nessuno non ha rimarcato la mia provenienza. Mi hanno accettato da subito e hanno guardato alle mie competenze. Che cosa farò ora non lo so, ma ho avuto la fortuna di stare accanto a persone rivoluzionarie e speciali come Pia Locatelli e Rosario Crocetta che mi hanno insegnato a non temere i cambiamenti, ma a coglierne tutte le opportunità”.

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