• Abbonati
Roma

Svolta nella Chiesa: “Sì alla comunione a separati e divorziati”

Il Sinodo dei vescovi della Chiesa Cattolica che si sta svolgendo a Roma sta discutendo se ammettere all’Eucaristia e agli altri sacramenti le coppie divorziate e risposate.

Il Sinodo dei vescovi della Chiesa Cattolica che si sta svolgendo a Roma sta discutendo se ammettere all’Eucaristia e agli altri sacramenti le coppie divorziate e risposate. Molti dei vescovi presenti si sono espressi a favore di questa apertura che rappresenta una svolta per la Chiesa di papa Benedetto XVI.

Monsignor Felix Gmur, 46 anni, uno tra i più giovani vescovi presenti avrebbe rimarcato la necessità della Chiesa di non far rimanere nella condizione di peccato le coppie divorziate e risposate. In aula, durante il Sinodo monsignor Gmur ha osservato: “Conosco una coppia, sono sposati da 50 anni e tutti e due hanno alle spalle brevi esperienze matrimoniali. Questi 50 anni non contano nulla? È solo una realtà peccatrice? Forse qui la Chiesa deve immaginare un nuovo trattamento”. Poi ha aggiunto: “Proviamo a pensare ad una ragazza che vive con sua madre e con il compagno della madre, allora bisogna ripensare le relazioni del corpo della famiglia, del corpo della Chiesa e anche del corpo umano, della sessualità”.

Parole che non hanno scandalizzato gli altri vescovi, anzi. Sono in molti che già da giorni avevano apprezzato l’intervento anche del vescovo Mario Grech di Malta: “Per le coppie di fatto che sentono l’insegnamento del Magistero come un macigno sulla loro testa e sui loro cuori – aveva affermato – e trovano difficoltà a riconciliarsi con la Chiesa e forse con Dio, l’avere la Chiesa che cammina accanto a loro si rivela veramente come una buona notizia. Queste coppie si aspettano dal Sinodo una parola illuminante”. Gli ha fatto eco l’arcivescovo Robert Zollitsch, presidente della Conferenza episcopale tedesca: “Non si tratta di un tipico problema dell’Europa centrale, il tema delle coppie divorziate e risposate è sentito anche tra vescovi latinoamericani e africani”.

Nel panorama dei vescovi non manca la visione di monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, fine teologo che ha sostenuto la necessità di “una decisa svolta nel senso della carità pastorale sul tema dei divorziati risposati, ai quali è negata la comunione e, in particolare, dei loro figli, che spesso vengono resi estranei ai sacramenti dalla non partecipazione dei loro genitori”. Insomma il tema è caldo e si preannunciano svolte, anzi secondo i bene informati lo stesso Papa Benedetto XVI che aveva toccato il tema durante la Giornata mondiale della famiglia a Milano starebbe preparando un intervento su questo tema.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
leggi anche
Monsignor Francesco Beschi, vescovo di Bergamo
La lettera
“Caro vescovo Beschi: che disagio per noi l’unione delle parrocchie”
Il Duomo di Bergamo
Si dice che...
Il fondo 
della Curia sale a 300 milioni Perplessi i sacerdoti
Uno dei registri parrocchiali con la cancellazione
Il caso
‘Voglio essere sbattezzato’ A Bergamo 30 richieste Seconda città in Lombardia
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI