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Consiglio contro la mafia, “E’ realtà anche a Bergamo, serve massima attenzione”

Consiglio provinciale straordinario per affrontare il tema delle mafie in Bergamasca. La seduta è stata richiesta dall’opposizione dopo le inchieste che hanno coinvolto esponenti di spicco della politica lombarda come l’assessore regionale Domenico Zambetti.

Consiglio provinciale straordinario per affrontare il tema delle mafie in Bergamasca. La seduta è stata richiesta dall’opposizione dopo le inchieste che hanno coinvolto esponenti di spicco della politica lombarda come l’assessore regionale Domenico Zambetti. Ospiti il presidente di Libera Bergamo Vanni Cassis e Gianfranco Bonacina, presidente della Cassa rurale di Treviglio. L’obbiettivo dichiarato da tutte le forze politiche è mantenere alta l’attenzione su un problema troppo spesso sottovalutato dai cittadini e dalle stesse istituzioni. “Molti sostengono di non aver mai visto coppole e lupare, non le abbiamo viste nemmeno noi – spiega Cassis -. Ma mentre tutti guardavano da altre parti, la ‘ndragheta ha svolto le sue attività tipiche anche in Bergamasca: omicidi, usura, traffico di stupefacenti. Il sistema Calabria è diventato il sistema Italia. Le mafie da sole non bastano, hanno bisogno di una cultura mafiosa e troppo spesso l’hanno trovata”. Il presidente Ettore Pirovano pone l’attenzione anche sulla crisi economica. “Alcune nostre imprese, piccole o medie, si lasciano ingolosire da chi ha mezzi finanziari. E’ un problema reale che non va sottovalutato. E’ mafioso non solo chi collabora, ma solo chi distoglie lo sguardo quando si accorge di qualcosa. Vi assicuro che in questa amministrazione provinciale non è mai successo e non succederà mai”. “Non dobbiamo dimenticare che lo Sstato, le istituzioni, l’impresa privata ha legami con la mafia – è il commento del capogruppo Pdl Giuseppe Bettera -. Non è una novità. Dobbiamo riconoscere che questi fatti sono noti da decenni. Non potevamo pensare che Bergamo è un’isola felice”. Il consigliere del Partito democratico Matteo Rossi spiega quanto sia importante affrontare questo tema in un contesto ufficiale come il Consiglio provinciale. “Non vogliamo fare una cattiva pubblicità al territorio bergamasco, questa seduta significa dimostrare tutto l’amore per la terra e la gente. Questo Consiglio è un segnale importante, non scontato. Ho colto nella maggioranza di centrodestra un pregiudizio nell’ascoltare realtà che ad una prima impressione possono sembrare schierate. Sono invece apartitiche, la giornata di oggi può significare un passo avanti di tutti per costituire un’alleanza più forte. Se da un lato l’opinione pubblica fa fatica a comprendere, dall’altra ci sono tantissime energie in campo che vanno sfruttate. Dalla rimozione della targa di Peppino Impastato a Ponteranica è stato un fiorire di iniziative. Investire sulla cultura permette sempre di vincere”.

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