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La difesa

“Ryanair evade i contributi? La procura di Bergamo sta dicendo il falso”

La compagnia irlandese si difende dalle accuse: "Azioni simili in Belgio, Germania e Spagna si sono rivelate tutte senza successo, con i tribunali che hanno decretato che a Ryanair e ai suoi equipaggi si applicava la giurisdizione irlandese".

”Poiché Ryanair, e il nostro personale che vola su aeromobili irlandesi da e per l’Italia, rispettano pienamente la legislazione dell’UE in materia di tasse sul reddito e contributi sociali, le affermazioni di ‘evasione dei contributi sociali’ fatte martedì 16 ottobre dalla procura di Bergamo sono false e da esse ci difenderemo energicamente”. E’ Stephen McNamara, direttore della comunicazione di Ryanair, a rispondere con toni piuttosto duri alle notizie uscite nei giorni scorsi in merito all’avvio di indagini da parte della procura di Bergamo sul regime contributivo adottato per i dipendenti della compagnia.

”Azioni simili contro Ryanair in Belgio, Germania e Spagna – ha aggiunto McNamara – si sono rivelate tutte senza successo, con i tribunali che hanno decretato che a Ryanair e ai suoi equipaggi si applicava la giurisdizione irlandese. Le autorità italiane devono rispettare queste leggi sull’impiego dell’Unione Europea, che hanno la precedenza sulle affermazioni inesatte dei procuratori locali in Italia”.

In particolare, la compagnia aerea irlandese afferma ”che si è attenuta, e continua ad attenersi, alla legislazione fiscale irlandese ed europea per quanto riguarda i suoi piloti e assistenti di volo, i quali sono coperti da leggi dell’UE applicabili ai lavoratori del trasporto mobile rispetto al loro impiego, che ha luogo su aeromobili registrati in Irlanda (definiti come territorio irlandese secondo le norme dell’UE)”.

”Tutti i piloti e gli assistenti di volo Ryanair – prosegue la compagnia – operano su aeromobili irlandesi e soddisfano pienamente le norme e i pagamenti delle tasse dell’UE. Essi sono retribuiti in Irlanda e pagano le proprie tasse e i propri contributi sociali in Irlanda sotto queste norme Europee. Questo personale lavora in Irlanda e non in Italia”.

”Sotto la nuova normativa introdotta a giugno 2012, i nuovi assunti Ryanair pagheranno in futuro i loro contributi sociali nel paese dove cominciano e finiscono la propria giornata lavorativa, e di conseguenza non pagheranno più i propri contributi sociali in Irlanda – conclude la compagnia aerea low cost -. Gli impiegati già esistenti continueranno, secondo le norme in vigore in precedenza, a pagare correttamente le proprie tasse e contributi sociali in Irlanda, che adempie pienamente alla legislazione Europea”.

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