La procura di Bergamo ha iscritto nel registro degli indagati il patron di Ryanair, Michael O’Leary e il suo uomo di fiducia Juliusz Komorek.
L’amministratore della compagnia irlandese low cost secondo il pubblico ministero Maria Mocciaro avrebbe danneggiato l’erario italiano attraverso uno stratagemma (come spiega il Corriere della Sera): assumendo a Dublino e quindi versando in Irlanda dove la tassazione è molto più bassa, contributi di oltre 200 dipoendenti di stanza a Orio al Serio. Un mancato introito per le casse del fisco della Penisola per circa 12 milioni di euro.
Come minimo, perché secondo il database della polizia di frontiera sarebbero quasi mille i dipendenti passati dall’aeroporto di Bergamo.
Quando venne segnalata questa "distorsione" alla compagnia irlandese vennero concessi 90 giorni per regolarizzare la propria posizione fiscale. Ma O’Leary sostiene di non dover versare contributi in Italia perché non è qui l’organizzazione stabile del servizio.
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