• Abbonati
Il consigliere

Saffioti su Sallusti: “14 mesi di carcere? Una pena assurda”

Il vice presidente del Consiglio regionale commenta la sentenza: "Purtroppo ancora una volta il semplice cittadino ha la netta impressione che osare avanzare critiche nei confronti dell’operato della magistratura sia un tabù inviolabile".

"Non entro nel merito della motivazione che ha portato alla condanna a Sallusti, avendo lui stesso per primo riconosciuto come i contenuti e il giudizio in questione da lui espresso sulla magistratura potessero presentare elementi di offensività, ma ciò che colpisce e lascia sbalorditi è l’entità e la gravità della pena, senza alcuna concessione di attenuanti generiche e senza alcun riconoscimento condizionale. Condannare Sallusti a 14 mesi di carcere e definirlo “socialmente pericoloso” è semplicemente assurdo".

Così il Vice Presidente del Consiglio Regionale Carlo Saffioti commenta la sentenza sul cosiddetto “caso Sallusti” e, prendendo spunto da una vicissitudine personale che lo aveva visto oggetto di querela da parte di un magistrato, aggiunge: "Purtroppo ancora una volta il semplice cittadino ha la netta impressione che osare avanzare critiche nei confronti dell’operato della magistratura sia un tabù inviolabile".

Carlo Saffioti (e con lui anche i Consiglieri regionali Daniele Belotti e Pietro Macconi), era stato rinviato a giudizio dal Gip del Tribunale di Venezia per diffamazione a mezzo stampa dopo alcune critiche ai magistrati pubblicate in una lettera sul Giornale di Bergamo nella primavera del 2002. All’epoca 16 extracomunitari vennero arrestati con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, dopo che da mesi i cittadini di un quartiere del centro di Bergamo avevano ripetutamente segnalato gli episodi alle Forze dell’ordine. Il giorno dopo, nonostante la contrarietà del Pubblico Ministero, il Gip aveva scarcerato tutti i soggetti interessati per insufficienza di prove, sollevando le proteste dei residenti nel quartiere. In una pubblica assemblea particolarmente affollata, i Consiglieri regionali, davanti all’indignazione e all’esasperazione manifestata dai cittadini, avevano sottoscritto una lettera (redatta dai residenti) di critica ironica e sarcastica al provvedimento del magistrato, pubblicata poi sul Giornale di Bergamo. In seguito, per tale lettera, i Consiglieri regionali Saffioti, Macconi e Belotti, unitamente al direttore del quotidiano bergamasco, ad altri due giornalisti e al presidente del comitato dei cittadini, erano stati querelati dal magistrato: Saffioti aveva dovuto pagare 15 mila euro ed era stato condannato a un mese di carcere con la condizionale.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
leggi anche
Generico
Il cambio
Feltri lascia a Sallusti la direzione del Giornale
Appello di Feltri pro Sallusti
Giornalismo
Appello di Feltri al governo: un decreto per salvare Sallusti
Il direttore Alessandro Sallusti
La sentenza
Per il direttore Sallusti la Cassazione conferma: 14 mesi di carcere
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI