"The Words" per fortuna non ha subito la solita traduzione per il mercato italiano ma la confusione che regna sulla categoria dove inserirlo è già un sintomo sulla natura della pellicola. Drammatico forse ma non troppo, sicuramente non thriller, un po’ commedia. Un racconto che non può essere per tutti, che richiede attenzione fin dai primi minuti per districare almeno tre storie che si sviscerano l’una interna all’altra.
Una sceneggiatura definibile a matrioska dove si narra sempre la stessa materia che scaturisce dalla medesima. Piacerà ai sognatori e a coloro che intendono un film almeno legato a un pensiero in entrata e una riflessione in uscita. Rory è uno scrittore, almeno ci prova con tutte le sue forze e ha dalla sua una splendida compagna di vita che lo sostiene e lo accarezza dalle ferite e dai tanti no che sbarrano la strada.
Poi si accende una luce inattesa che risolve apparentemente e momentaneamente la questione. Arriva il successo ma cominciano i problemi e la convivenza con un errore che segnerà una vita intera. La consapevolezza di scrivere bene ma non abbastanza insieme al rimorso di una scelta forse inevitabile, sicuramente sofferta. Si può convivere una vita con un segreto?
La convivenza tra realtà e finzione è un tema attualissimo che tocca molte più persone di quelle che potremmo pensare. Il film evidenzia la difficoltà di scegliere tra integrità morale, convenienza umana e giustizia anche culturale. Insomma c’è di che riflettere.
Il cast è decisamente di alto livello: Dennis Quaid, Bradley Cooper, uno strepitoso Jeremy Irons e le bellissime Zoe Saldana e Olivia Wilde. Novantasette i minuti del film che come spesso accade avrebbero potuto essere novanta con giovamento generale al ritmo e alla sceneggiatura.
Bella la fotografia e regia che riesce a legare con successo frequenti flashback tra Parigi del dopoguerra e una New York contemporanea.
Voto : 7.
Attualmente in visione: San Marco, Uci Cinemas Curno; Ariston Multisala di Treviglio.
Pap
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