Aggettivi finiti. Straordinario, spettacolare, emozionante, coinvolgente, fenomenale, entusiasmante, fantastico. Già usati in abbondanza per descrivere le medaglie precedenti a cui ho assistito.
Mi mancavano il bronzo e Montano sul podio, sono arrivati insieme nella sciabola maschile a squadre. Avevo puntato il jolly su un solo biglietto, quello delle finali del pomeriggio: posto in primissima fila, per non perdersi neanche un dettaglio di questa gara. Mi è andata bene, perchè i bad boys ci sono arrivati in extremis, per dare tutto e prendersi l’unica medaglia ancora in gioco. Troppo facile dire che delle tre questa è quella che mi ha letteralmente fatto perdere la voce, con Montano in pedana è impossibile non lasciarsi prendere dall’entusiasmo. Ma per come si era messa all’inizio e le condizioni precarie dei due veterani, c’era poco da sperare. Invece Tarantino, talento puro alla sua ultima Olimpiade, ha ceduto il passo al giovane Samele, Occhiuzzi si è mantenuto sui livelli che già gli avevano permesso di vincere l’argento individuale e Montano ha fatto il resto.
“Volli, sempre volli, fortissimamente volli.” Non abbiamo cantato l’inno di Mameli, ma divertimento tanto a vedere quei quattro sul podio, tra scherzi, balletti e intrattenimento da Zelig. L’ennesima conferma di questa scherma italiana vincente, allegra e spensierata. Ogni giorno una sorpresa, siamo a metà dell’avventura e tanto ancora ci aspetta.
Adriana Poli
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