La lotta all’evasione fiscale a Bergamo dà i primi segnali. Anche curiosi. “Uno è l’aumento della vendita di carta per i registratori di cassa e dei blocchetti per le ricevute fiscali. Una tendenza nazionale che viene confermata anche nella nostra provincia” afferma Giovanni De Roma, comandante della Guardia di Finanza di Bergamo.
“L’altro – aggiunge il comandante – è la presa di coscienza da parte dei cittadini contribuenti che chiamano il 117 per denunciare casi di evasione totale, lavoro irregolare, prodotti contraffatti. Insomma quest’anno riceviamo in media circa dieci telefonate al giorno, con un incremento percentuale pari al 1.470% rispetto ai primi sei mesi del 2011”.
Le denunce al telefono vengono verificate? E che esiti producono?
“Nel giro di 24 ore accertiamo gli estremi della denuncia e quindi apriamo la pratica. Nel giro di un mese concludiamo il controllo con esiti spesso positivi”.
Quindi funziona questa collaborazione tra cittadini e Fiamme Gialle?
“Ha sempre funzionato. Abbiamo sempre svolto il nostro servizio. La nostra attività di controllo è pianificata di anno in anno, non è mai improvvisata. Certo l’attenzione che i mass media ci hanno riservato, ha fatto sì che si consolidasse ancora di più il nostro rapporto con i cittadini che denunciano evasioni fiscale o atti illeciti in materia finanziaria”.
E’ migliorato il senso civico?
“Si ha una maggior consapevolezza che la collaborazione con la Guardia di Finanza permette di stanare l’evasore che danneggia non solo lo Stato, ma anche ognuno di noi in quanto cittadino”.
Avete potenziato i controlli?
“No. La nostra attività punta a controlli di qualità. Sono verifiche che vengono programmate da tempo, anche con un anno di anticipo. Accertamenti che sono puntigliosi e dettagliati. In questo modo è difficile per l’evasore poi contestare la sanzione emessa. Il controllo mirato diventa così efficace e redditizio per lo Stato”.
Una persona pensa alla Guardia di Finanza ed immagina subito lo scontrino fiscale, ed invece…
“Beh, Bergamo e il suo territorio richiedono anche molte altre attenzioni. I nostri quattrocento agenti operano su tutta la provincia e con diverse specializzazioni. C’è poi da considerare che abbiamo l’aeroporto di Orio al Serio: uno scalo importantissimo per numeri e per traffici e che, di conseguenza, richiede un attento controllo. Dall’inizio dell’anno abbiamo sequestrato in aeroporto oltre tre quintali di sigarette importate illegalmente, principalmente dal Nord Africa. Poi, per quanto riguarda la criminalità economica lo scorso anno abbiamo bloccato 44 soggetti che importavano o esportavano valuta per circa 940mila euro in contanti”.
A questa attività si aggiunge il contrasto internazionale di stupefacenti?
“Sì, lo scorso anno abbiamo denunciato 63 soggetti, di cui 36 in stato di arresto, abbiamo sequestrato 721 chili tra hashish e marijuana, quindici chili di cocaina, quattro chili di altre sostanze stupefacenti, 312 pianti di canapa e sette automezzi”.
Quali sono le difficoltà che incontra il Comando della Guardia di Finanza di Bergamo?
“E’ innegabile la mancanza di agenti, ce ne servirebbero altri cinquanta. A fronte di questo deficit devo evidenziare però che la piattaforma informatica in nostra dotazione ci permette di snellire la comunicazione tra i vari settori, velocizzare le pratiche e quindi i controlli e gli accertamenti”.
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