Un tifoso atalantino, Luca Vecchi, insieme a un gruppo di fedelissimi del Parterre invita il presidente nerazzurro Antonio Percassi a rivedere la scelta di non metter a disposizione degli abbonati il settore parterre dello stadio Comunale.
"Egregio Direttore, spero che la mia lettera possa essere pubblicata in quanto credo di farmi voce di molte persone. Martedì 10 luglio attendevo con trepidazione l’inizio della campagna abbonamenti dell’Atalanta. Ho colto con grande entusiasmo i prezzi e le molte iniziative collegate all’abbonamento, rendendo merito alla famiglia Percassi di venire incontro alla gente. Peccato che io, cosi come molti abbonati del Parterre di Tribuna siamo rimasti riamasti a bocca aperta per la decisone presa verso di noi.
So che in redazione sportiva sono arrivate lamentele e queste continueranno anche verso la società Atalanta, in quanto non si può cancellare un intero settore per motivi ideologici. Se il settore è destinato ai giovani calciatori con le loro società calcistiche, l’iniziativa rende onore, ma dubito che questo sia il motivo principale. Il Parterre è diventato un problema solo per alcuni giornalisti, benestanti della tribuna e qualche allenatore ospite un po’ "sopra le righe".
Ricordo però che questo settore è frequentato da famiglie, disabili, gente onesta che lavora tutti i giorni, anche per vedere da vicino i propri giocatori. I 128 mila euro di multe, sono senz’altro troppi, ma facendo il calcolo degli abbonati e dei biglietti venduti in parterre non so quanto la società ci smena! La quota dei ventimila abbonati la vedo dura se già i fedelissimi al parterre non rinnovano il proprio settore.
Continuiamo a sostenere la famiglia Percassi e le loro nuove iniziative, ma queste non deve scontrarsi con la storia di chi da anni è un abbonato ed ha creato bellissime relazione in un settore. Andare allo stadio infatti non è solo tifare Atalanta, ma stare anche in sana compagnia. Caro Presidente ci ripensi.
Luca Vecchi e un gruppo di fedelissimi del parterre"
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