Deluso e beffato all’ultimo minuto. Ettore Pirovano, presidente della Provincia di Bergamo, non riesce a trattenersi: “Questi professoroni o professorini come vogliono esser chiamati, hanno giocato davvero sporco” esclama.
Nemmeno un mese fa, alla vigilia della festa della Repubblica, Pirovano aveva giurato che se la Scuola di magistratura non avesse avuto una sede a Bergamo, avrebbe fatto ricorso alla Corte dei conti. Avrebbe citato il Demanio per chiedere il risarcimento di quei soldi (240mila euro per via Tasso e 240mila euro per Palazzo Frizzoni) che la Provincia di Bergamo aveva già versato alla proprietà, ovvero all’Opera Sant’Alessandro che è della Curia di Bergamo.
E invece? “Un mesetto fa hanno avocato il contratto in carico al Demanio al Governo, in questo modo sarà praticamente impossibile chiedere che almeno i soldi anticipati dalla Provincia di Bergamo ci vengano restituiti” spiega Pirovano. “Questa mossa è una strategia preordinata, studiata a tavolino per fregare doppiamente Bergamo – aggiunge –. Un gesto davvero inelegante che ci ferisce profondamente”.
Ora pare impossibile poter ricorrere alla Corte dei conti per citare il Governo.
“Sarebbe un paradosso e non avremmo successo, sarebbe solamente un’azione di immagine che francamente non mi interessa” confida. E allora? “Vedremo che cosa possiamo fare per riportare a casa almeno i soldi anticipati al Demanio, se non sarà possibile non mancherò di rivolgere pernacchie a questo Governo ogni giorno. È l’unica possibilità che mi è rimasta”.
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